Lotta alla corruzione e taglio alle tasse, i fattori che influenzano il voto degli italiani
In una stagione della politica dove è forte la spinta all’astensionismo e all’anti-politica, ma anche in cui la presa dei partiti sull’elettorato è ridotta ai minimi termini, quali sono i fattori determinanti nella scelta da parte degli elettori di votare per un partito o per un’altro?
Sugli elementi che influiscono sulle scelte di voto l’istituto demoscopico SWG ha nei giorni scorsi effettuata una puntale rilevazione.
Ad una prima domanda, ovvero su quali temi vorrebbe sentire affine a lei un partito? Vorrebbe cioè un partito che…, gli intervistati avevano a disposizione tre risposte e in maggioranza, il 36% ha indicato un partito che lotta contro la corruzione, il 29% che è contro le tasse, sempre con il 29% che vuole fare realmente le cose, con il 23% che è impegnato a garantire la sicurezza, con il 20% che è nemico della casta e così via.
Ai soli elettori del centrodestra è stato chiesto, poi, su quali temi vorrebbe sentire affine a lei un partito?
Sempre a disposizione tre risposte per gli intervistati. Quelli orientati più a destra hanno al primo posto indicato la sicurezza, 46%, al secondo l’immigrazione, 35%, così come il tagli alle tasse, mentre la lotta alla corruzione viene indicata dal 24%.
Gli elettori che si sentono più propriamente di centrodestra, invece, mettono al primo posto il taglio alle tasse, 39%, la sicurezza al 36%, la lotta alla corruzione al 33%.
Gli elettori di centro, invece, mettono al primo posto la lotta alla corruzione, 45%, la voglia di fare realmente le cose segue al 33%, poi il taglio alle tasse al 30%.
Come si può notare, nell’ambito dell’elettorato di centrodestra, sono assai diverse le sensibilità e quindi gli elementi di valutazione nelle scelte di voto man mano che da destra si procede verso il centro.
Lo stesso accade, grosso modo nell’elettorato di centrosinistra, al quale è stata rivolta l’identica domanda.
L’elettorato più a sinistra pone al primo posto la lotta alla corruzione, 33%, quindi la voglia di fare realmente le cose, 29%, la riduzione delle disparità e la laicità entrambe al 28%, quindi l’idea di futuro, 26%.
L’elettorato di centrosinistra pone anche la lotta corruzione, 47%, e la voglia di fare realmente le cose al 37%, seguiti dal taglio alle tasse, 25%.
Tra quelli che non si dichiarano collocati in nessuno dei due schieramenti, la lotta alla corruzione è comunque al primo posto, 45%, seguiti dai tagli alle tasse, 33%, quindi la lotta alla casta, 30%.
Un’ultima domanda è stata posta, poi, su quale tema potrebbe indurre a cambiare l’attuale scelta di voto.
Gli intervistati, che avevano sempre a disposizione tre risposte, indicano le scelte reali per tagliare le tasse al 29%, seguite da una strategia contro la corruzione al 25%, la voglia di cacciare i furbetti al 20%, le scelte per fare una vera lotta alla casta al 18%, e così via.
In conclusione, la lotta alla corruzione e i tagli alle tasse sembrano essere tra i fattori più decisivi nelle scelte degli elettori e sopravanzano altri elementi che influenzano le scelte elettorali quali, ad esempio, la lotta alla casta, la sicurezza e l’immigrazione.