Un caro amico, vero e su FB, con il quale quotidianamente mi confronto, mi ha fatto dono di questa bella immagine del nostro Paese, che mi piace commentare e condividere con i miei fedeli 5 lettori: sperando che leggendolo diventino di più.
Nel mondo siamo 7,79 miliardi di persone (stima delle Nazioni Unite al 31 marzo 2020): l’80% di esse vive in povertà ed il 55% è analfabeta.
Noi italiani facciamo parte del 20% della popolazione mondiale che detiene l’80% della ricchezza mondiale: quindi abbiamo avuto la fortuna di nascere in quel 20% “buono”.
L’Italia è solo lo 0,50% del territorio mondiale, e noi Italiani siamo solo lo 0.83% della popolazione terrestre.
L’Italia è l’unica penisola al mondo che viaggia stretta da nord a sud su una latitudine perfetta chiusa in un mare buono.
Da noi i venti buoni dei nostri mari s’incontrano con i venti buoni delle nostre colline e montagne, e questo contribuisce a rendere il nostro clima uno dei migliori del mondo.
Il nostro clima, il nostro terreno e la nostra vegetazione hanno consentito di avere ricchezze inimmaginabili altrove.
In Italia abbiamo 7.000 specie vegetali mangiabili: il secondo paese, il Brasile, ne ha appena 3.300 (meno della metà).
In Italia abbiamo 58.000 specie diverse di animali tra terra e mare: il secondo paese al mondo, la Cina, ne ha 20.000 (circa un terzo).
In Italia vi sono 1.200 vitigni autoctoni: il secondo paese al mondo, la Francia, ne ha 222 (circa un quinto).
Abbiamo 533 colture di olive: il secondo paese al mondo, la Spagna, ne ha 70 (meno del 14.%).
In Italia vi sono 144 colture diverse di grano duro: il primo produttore al mondo gli Stati Uniti d’America ne ha solo 6 (0.042.%).
Questa meraviglia si chiama Biodiversità.
Noi italiani deteniamo il 70% del patrimonio artistico del mondo nonostante abbiamo solo lo 0.50% della superficie terrestre.
Abbiamo i paesaggi più belli al mondo i cui designer sono stati i nostri contadini.
Quindi oltre ad esserci fatto perdonare la fortuna di essere nati nel 20% più buono del mondo, facciamoci perdonare anche la fortuna di essere nati in Italia.
Quando ce ne dimentichiamo e ci piangiamo addosso, dovremmo ricordare tutto ciò.