scritto da Redazione Ulisseonline - 03 Febbraio 2016 09:50

Cava, Ospedale: in visita a Chirurgia, un reparto che funziona

Cominciamo da questa settimana un tour tra i reparti dell’Ospedale Santa Maria Incoronata dell’Olmo di Cava de’ Tirreni. Il nosocomio, com’è  noto a tutti, da qualche mese è nell’occhio del ciclone a causa del piano di riordino delle strutture che fanno capo all’Azienda ospedaliera universitaria Ruggi d’Aragona di Salerno, che prevede la dismissione del reparto di ginecologia-ostetricia del plesso metelliano. Contro tale decisione c’è stata una ferma levata popolare nonché una continua azione politica da parte dell’Amministrazione comunale atta a impedire la chiusura definitiva della corsia ginecologica e tutt’ora la vertenza è in corso.

Ma quali sono le effettive condizioni dei vari reparti ospedalieri? Quali sono i servizi garantiti ai pazienti e i loro standard qualitativi? Per dare qualche utile informazione di servizio all’ utenza e sfatare qualche falso mito, Ulisse on line ha deciso di addentrarsi tra le corsie nosocomiali e verificare lo stato dei fatti.

Il primo reparto che prendiamo in esame è quello di Chirurgia. Il reparto, intitolato alla memoria del prof. Arturo Infranzi, ha proprio ieri salutato l’arrivo del nuovo primario, il professor Domenico Lombardo, dopo che il dottor Antonio Pisapia è andato di recente in pensione. L’équipe medica è composta dal dr. Bruno Cardamone, che quale vice primario ha attualmente preso le funzioni, dal dr. Alfredo Giordano, dal dr.  Renato Giordano, dal dr. Massimo Infranzi, dal dr. Raffaele Lupo e dal dr. Albino Sartori.

A parlare con  noi è il dr. Alfredo Giordano, il quale ci spiega che la divisione  in cui lavorano è innanzitutto una chirurgia d’urgenza ed ha 15 posti letto. La turnazione del personale è fatta in modo tale che 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, ci siano sempre due chirurghi pronti a operare d’urgenza o in emergenza.

“Consideriamo interventi urgenti -ci spiega il dr. Giordano- quelli che possono essere differiti di alcune ore, mentre in alcuni casi l’intervento è un’emergenza salvavita nell’immediato come, ad esempio, la rottura della milza post traumatica”.

Le patologie per cui si pone l’indicazione dell’intervento chirurgico urgente sono molteplici come può essere il caso dell’addome acuto, che può essere causato da una “banale” appendicite, da un’aderenza intestinale da pregresso intervento addominale, da un infarto intestinale, da un tumore, da una pancreatite, da una coleciste e da tante altre cause. Ma le patologie che richiedono un intervento in regime di urgenza sono le più disparate: ernie ombelicali e inguinali intasate e strozzate, ascessi, laparoceli, ingestione di corpi estranei e via discorrendo.

In prima battuta un medico di Pronto Soccorso accetta e inquadra il paziente per poi decidere il ricovero in corsia, effettuando un primo step diagnostico. Le sale operatorie sono funzionanti 24 ore su 24 con la presenza di due infermieri fissi e un anestesista dedicato all’urgenza. Alcuni pazienti operati per patologie particolarmente importanti necessitano di un iniziale post operatorio di 24/48 ore in terapia intensiva, dove ci sono sei posti letto.

“Nell’ambito dei medici della Chirurgia -puntualizza il dr. Alfredo Giordano- ci sono professionalità dedicate a branche super-specialistiche”.

Il dr. Renato Giordano è responsabile dell’Unità Semplice di Chirurgia Tiroidea. La media è di circa 80/100 interventi annui (gozzo multi nodulare e tumori tiroidei sono le patologie più frequenti), con una degenza media di circa 24-48 ore.

Bruno Cardamone si dedica da anni alla Flebologia. Consigliere della Società Italiana di Flebologia, vanta un’esperienza pluriennale in diagnostica e trattamenti delle patologie vascolari-venose; inoltre ha una numerosa casistica di interventi per melanoma con biopsia del linfonodo sentinella.

Il dott. Alfredo Giordano dal 2011 è delegato regionale campano Siucp ( società italiana di coloproctologia ) oltre che responsabile del centro di riferimento, per la chirurgia colo-proctologica con incarico della Stessa Siucp. Presso la Chirurgia di Cava vengono effettuati interventi di ultima generazione (mininvasivi) per patologie frequenti quali malattia emorroidaria, prolassi rettali, fistole perianali, ragadi anali, tumori del colon retto.

Fa capo al reparto di Chirurgia un ambulatorio di Chirurgia Plastica con seduta operatoria settimanale ad opera del dott. Sergio Brongo; c’è inoltre, nel plesso ospedaliero cavese un ambulatorio di diagnostica su ago aspirato eco guidato, di cui si occupa il dott. Massimo Infranzi.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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