Cava de’ Tirreni, Giunta di salute pubblica: proposta indecente?

Ricordate un film di qualche decennio fa, “Proposta indecente”, interpretato dalla splendida Demi Moore e dall’eterno bello Robert Redford? Beh, confesso che mi è venuto in mente quando ho saputo della proposta di una giunta tecnica di salute pubblica guidata sempre dal sindaco Servalli.
Leggendo l’intervista a Marcello Murolo, che abbiamo pubblicato oggi, la sua proposta politica è tutt’altro che indecente, anzi. A ben vedere, è un’offerta realistica rivolta all’attuale maggioranza per salvare, in modo dignitoso ed onesto, il salvabile.
La strada maestra, a nostro avviso così come per Murolo, resta quella delle dimissioni del sindaco Servalli. La situazione è troppo difficile, se non drammatica, per reggere le pressioni che ci sono e ci saranno. Inevitabilmente. Con il tempo, anzi, questo stato di cose diventerà sempre più pesante e ingovernabile. D’altronde, è venuto meno un presupposto fondamentale: la fiducia. E con essa la credibilità dei nostri attuali governanti.
Tuttavia, occorre essere realisti, come consiglia Murolo. Il sindaco Servalli e i suoi non si dimetteranno. Cercheranno di resistere nella speranza di superare l’attuale, tragica contingenza finanziaria. E’ comprensibile, anche se può essere non condivisibile.
Per questo, la proposta dell’avvocato Murolo di una giunta di salute pubblica, formata da tecnici veri e competenti, è un gesto non solo realistico, ma anche pragmatico e nello stesso tempo nobile.
Un gesto di amore nei confronti della città e dei cavesi per salvare il salvabile. Per contribuire ad uscire da questo frangente così delicato. Per condividere politicamente ed umanamente il comprensibile, legittimo malcontento dei cittadini.
Ma Servalli e soprattutto la sua maggioranza prenderanno in considerazione questa proposta? Accetteranno una simile sfida?
Pensiamo di no.
Verrebbero meno equilibri politici e soprattutto consolidate posizioni di potere. Immaginate sia possibile che qualche assessore in particolare si faccia mettere da parte di buon grado? D’altro canto, un patto di salute pubblica comporterebbe l’azzeramento di ogni posizione di potere. Così come delle cariche istituzionali, eccetto quella del primo cittadino. Interesserebbe tanto la presidenza del Consiglio comunale, che dovrebbe giocoforza spettare all’attuale minoranza, quanto gli incarichi all’Ausino, all’Asi…
Insomma, sarebbe un terremoto per il potere di questa maggioranza.
La proposta di Murolo, quindi, per quanto politicamente intelligente e generosa, difficilmente sarà accolta. Di sicuro, non adesso.
Sarebbe bello se gli interessi generali e il senso di responsabilità prevalessero sugli egoismi e la cura dei propri, asfittici orticelli.
D’altro canto, da questa classe politica così miope e in particolare da questa maggioranza così fallimentare è assai difficile aspettare che rinsavisca tutto di un botto.
Una maggioranza che è in prossimità del baratro, ma ancora sembra non averne l’esatta percezione.