scritto da Redazione Ulisseonline - 23 Gennaio 2016 08:41

Cava, dall’Ospedale all’Asi: questi alcuni dei temi discussi dalla seduta consiliare di ieri

Cava, occhi puntati sulle frazioni cittadine da riqualificare e valorizzare. Tante piccole e grandi problematiche della vita quotidiana sono state presentate ieri pomeriggio in Consiglio comunale nell’ambito delle interrogazioni e raccomandazioni.

Focus soprattutto sulla manutenzione dei territori delle frazioni. Da S. Anna a S. Lucia, dall’Annunziata a Castagneto, passando per S. M. del Rovo, diversi consiglieri comunali, tanto di opposizione quanto di maggioranza, hanno posto l’attenzione su richieste provenienti loro da cittadini delle zone suddette riguardanti viabilità, manutenzione del manto stradale, controllo delle zone di sosta, potature di alberi prospicienti le arterie di traffico.

Il consigliere Vincenzo Lamberti ha presentato una proposta di emendamento al comma 1 dell’art.6 bis della Legge Regionale n.19/2009 sulle misure per il rilancio economico, per la riqualificazione del patrimonio esistente, per la prevenzione del rischio sismico e per la semplificazione amministrativa, che ha sostituito le parole “del proprietario del fondo agricolo” con “dell’imprenditore agricolo”. Questa modifica, secondo Lamberti, ha penalizzato sul territorio cavese diversi proprietari di fondi agricoli che non avendo la qualifica di imprenditore agricolo, non possono cambiare la destinazione d’uso di immobili per uso residenziale. Ha chiesto dunque Lamberti, in particolar modo all’assessore all’urbanistica Giovanna Minieri, di attivarsi per la modifica di predetto comma.

In seguito alla formulazione, nel corso dell’adunanza consiliare, della domanda sulla collocazione del capolinea CSTP è stato lo stesso sindaco Vincenzo Servalli  a prendere la parola e  spiegare come stanno le cose allo stato attuale: è intenzione dell’Amministrazione comunale acquisire l’area del parcheggio Metropark ubicato nei pressi della stazione ferroviaria per allocarvi il capolinea e renderlo funzionale a una città dove i mezzi di comunicazione siano collocati in maniera intelligente per la fruizione degli utenti; nnell’attesa che si renderà possibile il progetto, la fermata è momentaneamente posizionata nella zona del trincerone.

Naturalmente, gran rilievo è stato dato dall’intera assise alla questione dell’Ospedale cittadino. La vertenza che investe il nosocomio metelliano è lungi dall’essere risolta e il prossimo 3 febbraio ci sarà la trattazione del ricorso in udienza notificato dal Comune di Cava de’ Tirreni  contro le disposizioni dell’Azienda Sanitaria Universitaria Ruggi D’Aragona dinanzi al tribunale del TAR di Salerno che lo scorso 5 gennaio ha accolto l’istanza di sospensione cautelare ante causam dei provvedimenti impugnati.

Il professor Marco Galdi ha dichiarato che il decreto del TAR è stato un risultato importante, ma non è sufficiente l’azione dell’avvocatura per la risoluzione del problema. “Noi affiancheremo e daremo solidarietà al sindaco- ha proseguito- il quale da parte sua non deve sottrarsi dal fare di tutto fino al passo estremo e cioè, se necessario, aprire una stagione di duro confronto con la Regione, se il 3 febbraio l’esito sarà negativo, e quindi anche con De Luca reo, nel caso, di aver tradito il suo impegno con la città di Cava”.

La replica chiarificatrice di Servalli in merito non si è fatta attendere.

“Siamo in una fase delicata in cui si deve ridiscutere e riorganizzare il modello della sanità in Campania e in provincia di Salerno. C’è un dato oggettivo, il decreto n.49/2010 per il riassetto della rete ospedaliera e territoriale che prevede zero posti letto per il S. M. Incoronata dell’Olmo, bisogna rimettere in discussione questo decreto; il nuovo commissario Joseph Polimeni in una recente intervista ha detto che gli ospedali non vanno chiusi ma riorganizzati, queste parole mi hanno sollevato”, ha spiegato Servalli. Al Ruggi, con la chiusura di ostetricia e ginecologia a Cava, si è creata una situazione di emergenza.

“Non c’è da farsi illusioni-sono state le parole del sindaco- è una battaglia difficile. Si apre una partita per il futuro della sanità in Campania dove tutti faremo fino in fondo la nostra parte: sindaco, Amministrazione, città. Non ci saranno solo manifestazioni di protesta, ma lavoro  serio e determinato anche su altri terreni”.

Ha terminato poi dando una stoccata a Galdi: “Qualora fosse funzionale alla risoluzione del problema lasciare vacante il ruolo di sindaco non esiterei a farlo, come mi è stato suggerito, ma adesso sarebbe soltanto una fuga”.

Un altro dei punti all’ordine del giorno era la riperimetrazione del Piano ASI. L’assessore all’urbanistica Giovanna Minieri al riguardo ha chiarito alla platea consiliare: “La riperimetrazione è un elemento fondamentale per  poter  procedere e portare a compimento l’iter di approvazione del PUC e quindi per dotare la città dello strumento urbanistico, così come si è prefissa l’Amministrazione, nelle more dei tempi previsti fino a luglio. La riperimetrazione del Piano ASI consiste nel sottrarre una parte di territorio che prima apparteneva all’ASI e che oggi diventerebbe di competenza comunale; mentre prima era l’ASI  lo strumento sovraordinato che deteneva la podestà di questo territorio, ora essa potrà essere normata dal PUC. L’area ASI corrisponde alla zona nord della città (zona industriale), al consorzio rimarrà un terzo del territorio rispetto a quella che era la perimetrazione iniziale. Assolutamente nessun terreno che si trovava fuori del perimetro originario è incluso oggi all’interno dell’ASI. Il prossimo 27 gennaio ci sarà una Conferenza di Servizi, ma di massima c’è assenso univoco”.

Dunque, pare ormai in dirittura d’arrivo, dopo anni, la discussione in merito.

Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.

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