scritto da Pierpaolo Durante - 30 Ottobre 2023 13:54

Cava de’ Tirreni, buona la prima della Compagnia Arcoscenico con “Le quattro giornate di Napoli”

Il testo, riadattato da Luigi Sinacori, è uno spaccato di quei giorni che portarono Napoli alla liberazione dall'invasore. Storie di ordinaria insurrezione all'interno di una narrazione spirituale, che parla dell'animo di un popolo vessato ma mai ammutolito e lo fa parlando all'animo della gente.

foto Eliana Calamiello

La Compagnia Arcoscenico ha esordito sabato 28 e domenica 29 al teatro “il piccolo di Cava” con “Le quattro giornate di Napoli”.

Il testo, riadattato da Luigi Sinacori, è uno spaccato di quei giorni che portarono Napoli alla liberazione dall’invasore. Storie di ordinaria insurrezione all’interno di una narrazione spirituale, che parla dell’animo di un popolo vessato ma mai ammutolito e lo fa parlando all’animo della gente. Pulcinella – interpretato da Sinacori – è il collante che unisce le voci di una Napoli vibrante, la quale canta la tragicità degli eventi e la sopraeleva a canto popolare, come una tarantella di libertà. La successione degli atti non è scandita dalla chiusura del sipario, scelta inusuale e d’impatto affinché gli spettatori possano entrare intimamente e senza interruzioni nel ventre teatrale. Uno spettacolo emozionante, impegnato e magistralmente eseguito.

Chi sceglie di fare teatro, soprattutto se amatoriale, abbraccia molteplici difficoltà interne ed esterne al palco. I cavilli burocratici sono legacci che avviluppano qualsiasi estro artistico e ciò avvalora i meriti della Compagnia diretta da Luigi Sinacori e di altre compagnie che pulsano sotto l’epidermide di una città intorpidita ma allo stesso tempo bramosa di saziare la propria fame culturale. (foto di Eliana Calamiello)

 

Diplomato al liceo classico, successivamente ha continuato gli studi laureandosi in Scienze Politiche e relazioni internazionali presso l'Università degli Studi di Salerno. Appassionato di recitazione, amante della natura ed interessato ai fenomeni della subcultura del nostro tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.