Viva Sanremo
Ha un potere invasivo enorme il Festival della canzone italiana. Forse, per una settimana, anche più dei mondiali di calcio quando l'Italia c'è e gioca. E' un bene? E' un male? Entrambe le cose, probabilmente

E’ iniziato il Festival di Sanremo e, almeno in Italia, i giornali riempiono le pagine con le gesta, si fa per dire, dei cantanti e delle tante altre varie amenità. Quasi per incanto vanno nelle retrovie o scompaiono quasi del tutto le prodezze di Trump, le polemiche su Almasri, gli arresti dei mafiosi, la probabile fine della tregua a Gaza, e via di questo passo. Ha un potere invasivo enorme il Festival della canzone italiana. Forse, per una settimana, anche più dei mondiali di calcio quando l’Italia c’è e gioca. E’ un bene? E’ un male? Entrambe le cose, probabilmente. Alla minoranza degli italiani (ma sarà proprio una minoranza?) non resta che sopravvivere per una settimana, a questa settimana, e ai successivi strascichi televisivi in Rai. In fondo, consoliamoci: sempre meglio che stare sotto le bombe russe in Ucraina.