scritto da Pasquale Petrillo - 03 Agosto 2024 08:55

Strage di Bologna, un tentativo per delegittimare la Meloni

Un tentativo a dir poco deprecabile. Nessuno a destra, per quello che si sa, mette in discussione la matrice neofascista di quell'attentato, così come sentenziato dai giudici

foto Giovanni Armenante

Ieri, dal palco per la commemorazione della Strage di Bologna del 2 agosto, il presidente dell’associazione dei familiari delle vittime  ha affermato che le «radici dell’attentato affondano nella storia del postfascismo italiano», in organizzazioni che «oggi figurano a pieno titolo nella destra italiana di Governo». Tradotto vuol dire che nell’attuale governo Meloni ci sono esponenti stragisti. E’ un’affermazione di una gravità inaudita. Peggio ancora perché condivisa dal Pd. In breve, è questo il solito e ormai un po’ stantio tentativo di delegittimare la Meloni, il suo partito e il suo governo eletto democraticamente dagli italiani. Un tentativo a dir poco deprecabile. Nessuno a destra, per quello che si sa, mette in discussione la matrice neofascista di quell’attentato, così come sentenziato dai giudici. E allora che senso hanno queste parole? Semplicemente un modo per continuare a dividere il Paese ma anche un’operazione per contrastare l’attuale governo. Molto probabilmente, però, così facendo  a trarne vantaggio sarà proprio la Meloni. Politicamente ed elettoralmente.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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