scritto da Pasquale Petrillo - 27 Aprile 2024 09:00

Stiamo tornando alla caccia all’ebreo?

Preoccupa che questi sentimenti di pace, di pietà e di solidarietà per il popolo palestinese si tramutino in troppe occasioni in odio contro gli ebrei

foto Giovanni Armenante

Nel mondo, a partire dal  nostro Paese fino agli Stati Uniti d’America, cresce giustamente la protesta contro le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza. Preoccupa, però, che questi sentimenti di pace, di pietà e di solidarietà per il popolo palestinese si tramutino in troppe occasioni in odio contro gli ebrei. Sono sempre più numerosi, infatti, gli episodi di violenza rivolti contro il popolo ebraico. In qualche caso, siamo ormai ad una vera e propria caccia all’ebreo. Fatti che portano alla mente altre persecuzioni ben più gravi che appena pochi decenni fa fecero vittime milioni di ebrei. Ne abbiamo avuto, purtroppo, la riprova in questi giorni. E’ il caso di Milano. Il pacifico e straordinario corteo del 25 aprile è stato turbato dall’assalto di 10 nordafricani alla Brigata ebraica. Peggio, forse, quello che poi è avvenuto a Roma. Un gruppo di studenti ha contestato davanti alla sede dell’emittente televisiva La7 il giornalista di origine ebraica David Parenzo. L’accusa è stata quella di aver manifestato insieme alla Brigata ebraica, da cui secondo i giovani sarebbero partiti sassi e bombe carta. I giovani si erano già scontrati con Parenzo lo scorso marzo. In quell’occasione avevano tentato di impedire lo svolgimento di un incontro a cui lo il giornalista televisivo era stato invitato a partecipare alla Sapienza. Tutto ciò è intollerabile e va contrastato senza riserva alcuna. In gioco ci sono valori fondamentali come la libertà di espressione e il rispetto della dignità della persona, senza distinzione di sesso, di razza, di religione… Principi sanciti dalla nostra Costituzione a garanzia di tutti. A maggior ragione degli ebrei e dei palestinesi. Di ieri e di oggi.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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