Slavoj Zizek e le perversioni della Sinistra
Quella di Zizek è una lettura da sinistra di un pensatore nato e vissuto nell'Europa dell'Est. Una lettura che tornerebbe di sicuro utile alla Sinistra del nostro Occidente
«Sono un pessimista perché il pessimista ha momenti di felicità, quando viene smentito, l’ottimista è sempre infelice. Si deve pensare il peggio per operare al meglio». E’ questo uno dei passaggi dell’interessantissima intervista pubblicata sul Corriere della Sera al filosofo sloveno Slavoj Zizek. In assoluto è tra i più importanti pensatori viventi e tra i più profondi conoscitori del pensiero di Hegel e Marx. E’ tutta da leggere clicca qui. Spazia dalla guerra in Ucraina all’imperialismo di Putin, dalla tragedia del popolo palestinese a Gaza all’intelligenza artificiale. E poi dal clima all’immigrazione. Infine, dai limiti della Sinistra alla mission che deve avere l’Europa. «La vera perversione della sinistra è il dogma per cui chiunque è in conflitto con la NATO, anche se è una dittatura, ha le sue buone ragioni» è un altro significativo passaggio. Un’affermazione che dovrebbe far riflettere un bel po’ di gente a sinistra. D’altro canto, Zizek rivendica il diritto di poter condannare gli attacchi di Hamas, senza per questo neanche lontanamente giustificare e fare sconti all’attuale governo israeliano. E sull’Europa afferma in modo lapidario che «deve difendersi e difendere i suoi valori universali». Quella di Zizek è una lettura da sinistra di un pensatore nato e vissuto nell’Europa dell’Est. Una lettura che tornerebbe di sicuro utile alla Sinistra del nostro Occidente, soprattutto ai giovani che in questi ultimi mesi agitano con genuina passione le piazze e le università.