scritto da Pasquale Petrillo - 21 Febbraio 2024 08:52

Salvini e le sue “acute” affermazioni su Navalny

Offende il buon senso, ma danneggia anche il governo di cui fa parte e più di ogni altra cosa l'immagine del nostro Paese

foto Giovanni Armenante

«Capisco la posizione della moglie di Navalny, bisogna fare chiarezza. Ma la fanno i medici, i giudici, non la facciamo noi». E’ quanto ha dichiarato ieri il vicepremier e ministro Matteo Salvini. In un sistema democratico, dove è garantita la libertà di qualsiasi cittadino e l’autonomia dei giudici, l’affermazione di Salvini è di un’ovvietà tale da essere indiscutibile. Il problema, però, è che stiamo parlando di un regime oppressivo come quello russo, che non ammette nessuna forma di dissidenza. Peggio, chiunque si oppone democraticamente a Putin ed ai suoi sgherri, è di fatto un uomo morto. Navalny, purtroppo, non è la prima vittima di questo stato odiosamente poliziesco e illiberale, ma non sarà neanche l’ultimo. Figuriamoci di quale autonomia possono godere medici e giudici. Insomma, quando si fanno certe affermazioni bisogna essere seri oltre che onesti. Immaginiamo che quel che succede in Russia sia noto a Matteo Salvini. Se così è, allora il leader leghista non è intellettualmente onesto quando fa certe affermazioni. Peggio ancora se Salvini è in buona fede, ignorando quindi quel che davvero accade nel regime di Putin. Ne dubitiamo, in tutta onestà. Se così fosse, però, ci asteniamo, per carità di patria, dal formulare il benché minimo commento. In ogni caso, è lecito pensare che Salvini farebbe meglio a stare zitto. Certe sue “acute” affermazioni non solo offendono il buon senso, ma danneggiano il governo di cui fa parte e più di ogni altra cosa l’immagine del nostro Paese.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.