Medio Oriente tra guerra e ipocrisie
E' una questione di vita o di morte per Israele. Si dica quel che si vuole, ma in gioco è la sua sopravvivenza. Basti pensare che gli Hezbollah dispongono di un arsenale di trentamila missili capaci, secondo gli esperti, di bucare la cupola di difesa israeliana di Iron Dome
Il conflitto in Medio Oriente si allarga. A Gaza si continua a morire, mentre restano sempre nelle mani dei terroristi di Hamas decine di ostaggi israeliani dallo scorso 7 ottobre. Nel frattempo, Israele alza il tiro. Ieri un raid missilistico israeliano ha distrutto a Damasco, in Siria, la sezione consolare dell’ambasciata di Teheran. Tra le vittime di questo attacco l’alto ufficiale dei Guardiani della rivoluzione iraniani Mohammad Reza Zahedi, responsabile del rifornimento di armi alle milizie Hezbollah in Libano. Ed è proprio contro il Libano che si concentra da giorni l’attenzione delle forze armate israeliane. Insomma, la situazione è incandescente. D’altro canto, per quanto susciti preoccupazioni, Israele cerca di colpire l’Iran che è dietro a quasi tutte le azioni contro lo stato ebraico. E’ una questione di vita o di morte per Israele. Si dica quel che si vuole, ma in gioco è la sua sopravvivenza. Basti pensare che gli Hezbollah dispongono di un arsenale di trentamila missili pronti a colpire Israele. In conclusione, la pace in Medio Oriente sembra essere purtroppo solo una chimera, mentre ad avere il sopravvento restano la guerra, con il suo carico di morte e distruzione, e l’ipocrisia, soprattutto nelle nostre belle democrazie occidentali.