Mattarella, la Shoah, Gaza
Di tragedie, eccidi, gratuite violenze ed efferate crudeltà, la storia dell'umanità ne è stracolma. Nulla però è paragonabile alla mostruosità di quanto è accaduto con la Shoah
Difficile se non impossibile non ritrovarsi in perfetta sintonia con le parole del presidente Sergio Mattarella nel suo discorso di ieri sul “Giorno della Memoria”. In primo luogo, quando ha ribadito che lo sterminio del popolo ebreo perpetrato dal nazifascismo è «il più grave compiuto nella storia dell’umanità». Di tragedie, eccidi, gratuite violenze ed efferate crudeltà, la storia dell’umanità ne è stracolma. Nulla però è paragonabile alla mostruosità di quanto è accaduto con la Shoah. L’altro passaggio è quello sul ritorno all’antisemitismo, che preoccupa e sconcerta. Poi il ricordo della feroce strage antisemita di innocenti nell’aggressione dei terroristi di Hamas lo scorso 7 ottobre. Unita all’angoscia per gli ostaggi nelle mani crudeli di Hamas. Infine, il passaggio sulle sofferenze del popolo palestinese nella striscia di Gaza con l’invito rivolto ad Istrale. «Coloro che hanno sofferto il turpe tentativo di cancellare il proprio popolo dalla terra -ha ricordato Mattarella- sanno che non si può negare a un altro popolo il diritto a uno stato». E questo è un principio che il premier israeliano Netanyahu dovrebbe sempre tenere bene in mente. Per il bene, non solo dei palestinesi, ma anche e soprattutto del suo stesso Paese.