scritto da Pasquale Petrillo - 03 Giugno 2024 08:53

L’Europa leghista di Salvini lontana da quella di De Gasperi e Spinelli

Per i leghisti l'Unione europea dovrebbe essere sempre più politicamente marginale rispetto ai singoli stati che la compongono. Una sommatoria di stati nazionali sovrani e niente più. Poca roba, insomma. L'opposto di quello che hanno immaginato e per cui hanno lavorato i padri costituenti dell'Unione: Adenauer, De Gasperi, Schuman

foto Giovanni Armenante

La Lega di Salvini, e di Borghi, ieri ne ha combinato un’altra alzando un polverone sul presidente della repubblica Mattarella in tema di sovranità nazionale. E’ un modo bislacco e volgare per mettersi in evidenza in questa campagna elettorale. Una gara a dire la boiata più grossa. Oltre questo, però, c’è un tema di fondo: l’Europa. Il suo essere. Il suo destino. Il nostro destino. Per i leghisti l’Unione europea dovrebbe essere sempre più politicamente marginale rispetto ai singoli stati che la compongono. Una sommatoria di stati nazionali sovrani e niente più. Poca roba, insomma. L’opposto di quello che hanno immaginato e per cui hanno lavorato i padri costituenti dell’Unione: Adenauer, De Gasperi, Schuman. Non è certo neanche l’Europa pensata da Monnet. E non è affatto quella in cui credeva e si ispirava Altiero Spinelli,  quando, da confinato del fascismo, nel 1941 insieme a Ernesto Rossi ed Eugenio Colorni scrisse il Manifesto per un’Europa Libera e Unita, passato alla storia come il Manifesto di Ventotene. E’ questa un’altra Europa. Un’Europa unita dei popoli e non solo degli Stati. In altre parole, un’Europa che ancora non c’è. Non solo con una sola moneta, ma con un unico e solo sistema di difesa militare. Con un presidente degli Stati Uniti d’Europa eletto direttamente dai cittadini europei. E quindi con un solo governo federale e con una sola politica estera. Un’Europa con più politica e meno burocrazia. Stati Uniti d’Europa che non avremo mai fintantoché il sovranismo, non solo di casa nostra ma che è assai diffuso e radicato un po’ ovunque in Europa, continuerà ad avere una rilevante voce in capitolo.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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