Il messaggio di fine anno del presidente Sergio Mattarella
Le parole del Capo dello Stato al solito non sono state di circostanza. Ha passato in rassegna le varie problematiche del Paese, non sottacendo i disagi e le sofferenze che vivono gli italiani così come le deficienze delle pubbliche strutture
La pace, il lavoro e le vittime che ogni anno si contano, i giovani e le loro difficoltà, le donne e la violenza che continuano a patire, la sanità con i suoi ritardi, sono stati alcuni dei temi toccati dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo tradizionale messaggio di fine anno. È il decimo discorso di fine anno che Mattarella ha rivolto agli italiani dal Palazzo del Quirinale. E’ durato 16 minuti, il tempo necessario per farsi, da primo cittadino d’Italia, portavoce chiaro e autorevole delle istanze e delle aspettative degli italiani. Le parole del Capo dello Stato al solito non sono state di circostanza. Ha passato in rassegna le varie problematiche del Paese, non sottacendo i disagi e le sofferenze che vivono gli italiani così come le deficienze delle pubbliche strutture. Significativo il passaggio sugli ottanta anni della Liberazione che saranno celebrati in questo 2025. La Liberazione, ha evidenziato Mattarella, «è fondamento della Repubblica e presupposto della Costituzione». In altre parole, un modo per ricordare che è una ricorrenza che riguarda tutti gli italiani. Nessuno escluso. Giusto per evitare equivoci e appropriazioni indebite e strumentali.