I misteri della rivolta di Prigozhin
Quel che appare certo è che questa Russia sembra essere sempre più una tigre di carta o, se preferite, un colosso dai piedi d'argilla. E'
I contorni del tentato colpo di Stato in Russia sono ancora più opachi a due giorni dall’accaduto. L’improvviso ordine di dietrofront dato da Prigozhin ai sui miliziani della Wagner non appare per nulla chiaro. Sono troppe le cose che non quadrano e i dubbi superano le certezze. In breve, ci sono più misteri che verità. C’è chi parla addirittura di una messinscena messa in atto di comune accordo da Prigozhin e Putin. Non è da escludere. Quel che appare certo è che questa Russia sembra essere sempre più una tigre di carta o, se preferite, un colosso dai piedi d’argilla. E’ inconcepibile, infatti, quel che si è visto negli ultimi giorni in uno Stato come quello russo, fortemente militarizzato, ferocemente autoritario e innegabilmente liberticida. La Russia, nonostante tutto ciò, sembra avere la consistenza di un panetto di burro. Si affonda la lama senza problemi e si scioglie come neve al sole. Considerato che stiamo parlando di una potenza nucleare, la prima dopo l’USA, allora c’è davvero da preoccuparsi.