scritto da Pasquale Petrillo - 03 Marzo 2024 08:54

Gaza, genocidio o no?

In conclusione, la parola genocidio, che è una parola grossa, va usata con molta cautela. Giusto. Resta il fatto che a Gaza sono morte migliaia e migliaia di persone. Donne, bambini, anziani

foto Giovanni Armenante

A Gaza gli israeliani stanno perpetrando un genocidio o no? Non è una questione di lana caprina. Lo testimoniano i dissapori anche all’interno dell’ANPI, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Il presidente di Anpi Milano, Roberto Cenati, si è dimesso contestando l’uso della parola «genocidio» da parte dei vertici nazionali dell’ANPI. In Palestina, sostiene Cenati, è in atto un bagno di sangue ed è una tragedia umanitaria. «Chiediamo il cessate al fuoco al governo israeliano, ma il genocidio è un’altra cosa». Il genocidio, spiega ancora Cenati, »è lo sterminio programmato scientificamente di una popolazione». Per intenderci, quello che fecero i nazisti con gli ebrei. La posizione posta in essere da Cenati appare corretta e ben motivata. Al dimissionario  Cenati ha rispoto il presidente nazionale dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo. «Una delle parole d’ordine della grande manifestazione del 9 marzo -dice Pagliarulo- sarà “impediamo il genocidio”. Dire “impediamo” significa che non c’è ancora un genocidio, ma c’è un pericolo che accada». Questa sì che è davvero una questione di lana caprina. In conclusione, per l’ANPI il termine genocidio va usato, ma Israele ancora non ha commesso alcun genocidio a Gaza. In conclusione, la parola genocidio, che è una parola grossa, va usata con molta cautela. Giusto. Resta il fatto che a Gaza sono morte migliaia e migliaia di persone. Donne, bambini, anziani. Non crediamo che si possa parlare di genocidio, di certo però è in atto una guerra sporca con una strage di civili innocenti. Forse per questo bisognerebbe manifestare per la pace. E basta. Non contro il popolo palestinese, ma neanche partecipare a manifestazioni contro il popolo ebraico.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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