scritto da Pasquale Petrillo - 13 Marzo 2024 08:59

Altro che orfani di Berlusconi

I più erano convinti che il partito azzurro, perso il suo carismatico leader, si sarebbe sciolto come neve al sole. E invece no, anzi

foto Giovanni Armenante

Erano in pochi quelli che scommettevano sulla sopravvivenza di Forza Italia dopo la scomparsa di Berlusconi. I più erano convinti che il partito azzurro, perso il suo carismatico leader, si sarebbe sciolto come neve al sole. E invece no, anzi. Le ultime elezioni regionali in Sardegna e in Abruzzo danno gli azzurri in crescita di consensi, tanto da risultare come il secondo partito della coalizione di centrodestra, dopo ovviamente Fratelli d’ Italia. Insomma, altro che orfani di Berlusconi. Il motivo di questo ritrovato consenso elettorale? Forse più d’uno. In primo luogo, il fatto che Forza Italia si sta sempre più strutturando come un partito classico, vero, fatto di militanti e legato al territorio. E con una classe dirigente nell’insieme di ottima qualità, per certi versi superiore a quella espressa da molte altre forze politiche. Poi, di sicuro influisce la sua natura di componente moderata. In effetti, quello azzurro è il vero, unico partito centrista del centrodestra. FDI ha una sua storia a destra, mentre la Lega di Salvini rincorre l’estrema destra. Al centro, nell’area moderata, non rimane che Forza Italia. Infine, un merito va dato all’attuale leader azzurro e ministro degli Esteri Antonio Tajani. Non sembra essere particolarmente carismatico, ma è rassicurante, misurato, di buon senso. Insomma, è l’espressione più efficace del moderatismo. In conclusione, se queste sono le premesse, Forza Italia non arriverà ai fasti dei primi anni di Berlusconi, ma di sicuro continuerà a crescere e ad avere uno spazio ed un peso politico sempre maggiore.

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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