scritto da Nino Maiorino - 31 Dicembre 2022 06:25

WhatsApp: dal 2023 non sarà più disponibile sui modelli di smartphone più vecchi

Siamo certi che questa notizia è veritiera e che non si tratta della ennesima “fake-news”: questa volta effettivamente la messaggistica gratuita più utilizzata negli ultimi anni non funzionerà più su alcuni telefonini.

E’ ovvio che, quando si parla di applicazioni, com’è appunto WhatsApp, il termite telefonini non è corretto: si dovrebbe più correttamente parlare di “smartphone”, che è il “telefono cellulare intelligente” (in latino sophophonum) con capacità di calcolo, memoria e connessione dati molto più avanzate rispetto ai normali telefoni cellulari, basato su un sistema operativo per dispositivi mobili.

Insomma, è quella diavoleria che ci tiene tutti avvinti quasi 24 ore su 24, e dalla quale non ci possiamo staccare, come se fosse un organo del nostro corpo senza il quale non possiamo vivere.

WhatsApp, che è appunto una applicazione utilizzabile sugli smartphone, da gennaio 2023 non funzionerà più su 47 di questi telefonini, i più anziani.

Quindi tra qualche giorno, chi non potrà fare a meno di utilizzare l’applicazione, trovandosi in possesso di uno di questi modelli che indicheremo di seguito, sarà costretto ad acquistare un nuovo telefonino.

Una buona notizia per chi non aveva ancora deciso cosa chiedere alla Befana.

Il motivo di ciò è che il team di WhatsApp aggiorna l’applicazione per introdurre nuove funzionalità, migliorare quelle già esistenti e rimuovere eventuali problemi.

Ciò comporta spesso la rimozione di alcuni smartphone dall’elenco di quelli supportati perché si tratta di modelli considerati orami obsoleti, come ha già fatto negli anni precedenti.

Alcuni sono stati presentati anche 10 anni fa, pertanto la società che ha creato W.app ha deciso che non vale più la pena investire per adeguarne le applicazioni.

Dal 31 dicembre 2022, quindi, una serie di dispositivi, prodotti da svariati marchi tra cui Apple, Samsung e Huawei, non potranno più installare la popolare applicazione di messaggistica.

La lista include 47 modelli: gran parte essi utilizza il sistema operativo Android, ma nell’elenco figurano anche due iPhone prodotti da Apple.

Ecco la lista completa degli smartphone che non saranno più supportati dall’applicazione, diffusa dal portale GizChina.com.

  • iPhone 5
  • iPhone 5c
  • Archos 53 platino
  • Grande S Flex ZTE
  • Gran X Quad V987 ZTE
  • HTC Desire 500
  • Huawei Ascend D
  • Huawei Ascend D1
  • Huawei Ascend D2
  • Huawei Ascend G740
  • Huawei Ascend Compagno
  • Huawei Ascend P1
  • Quadrato XL
  • Lenovo A820
  • LG emanare
  • LG Lucido 2
  • LG Optimus 4X HD
  • LG Optimus F3
  • LG Optimus F3Q
  • LG Optimus F5
  • LG Optimus F6
  • LG Optimus F7
  • LG Optimus L2 II
  • LG Optimus L3 II
  • LG Optimus L3 II doppio
  • LG Optimus L4 II
  • LG Optimus L4 II doppio
  • LG Optimus L5
  • LG Optimus L5 doppio
  • LG Optimus L5 II
  • LG Optimus L7
  • LG Optimus L7 II
  • LG Optimus L7 II doppio
  • LG Optimus Nitro HD
  • Nota ZTE V956
  • Samsung Galaxy Ace 2
  • Samsung Galaxy Nucleo
  • Samsung Galaxy s2
  • Samsung Galaxy S3 mini
  • Samsung Galaxy Trend II
  • Samsung Galaxy Trend Lite
  • Samsung Galaxy XCover 2
  • Sony Xperia Arco S
  • Sony Xperia mirò
  • Sony Xperia Neo L
  • Wiko Cink Cinque
  • Wiko Notte Oscura ZT

WhatsApp di recente ha introdotto anche un’altra novità, ovvero gli “Avatar”, che possono essere utilizzati come immagine di profilo.

Trattasi di una ulteriore applicazione, da scaricare da Play-Store, che consente di creare immagini personalizzate, anche partendo dalla scansione del proprio volto, da inviare attraverso la tastiera.

In conclusione, nel mondo del web e delle iper-connessioni, gli specialisti della rete ci offrono sempre nuove diavolerie per tenerci avvinghiati, soggiogati, vittime, quasi schiavi di un “Grande Fratello” il quale per ora ci sorveglia e ci traccia.

Per ora…

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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