Cosa avverrà ad ottobre a Waths-App?
Questa è una notizia che circola sui social e su alcuni organi di stampa già da qualche giorno e che ha messo in allarme gli utilizzatori della diffusissima applicazione, la prima al mondo per lo scambio di messaggi.
Sembra che gli utilizzatori di Waths-App in Italia siano 33.milioni; nel mondo sono 1.miliardo e 600.mila, in una giornata vengono trasmessi 65.miliardi di messaggi (27.milioni ogni ora), protetti da una tecnologia sofisticata che impedisce l’accesso ad estranei.
Risulta la prima in assoluto ed ha completamente azzerato la vecchia messaggistica chiamata S.M.S. – Short Message Service, la quale consente di trasmettere brevi messaggi alfanumerici per via telefonica, ovviamente a pagamento; una delle caratteristiche della messaggistica Waths-App, infatti, è la sua gratuità, a meno che non venga utilizzata per fini commerciali, nel qual caso vi è il settore “business”.
Whats-App risulta la prima in assoluto, seguita da Facebook, Messenger, Instagram, Tik.Tok, Chrome, Telegram, YouTube.
C’è anche da precisare che una delle caratteristiche di Whats-App è quella di poter inviare messaggi ad una sola persona, munita di telefonino Smart, a meno che non si desideri comporre un “gruppo” con un determinato numero di persone, nel qual caso i messaggi scambiati vengono visualizzati solo dagli appartenenti al gruppo; in questi casi il gruppo ha uno o più amministratori, e chi è stato inserito è libero di uscirsene.
Altre App simili, invece, sono strutturate solo come gruppi nei quali chiunque può entrare scaricando l’applicazione, ma ciascuno è anche libero di uscirsene.
Whats-App è utilizzata da 180 paesi nel mondo, solo 12 paesi la vietano, come la Cina e gli Emirati Arabi, in altri funziona a scartamento ridotto, come ad esempio in Francia, dove è più usato Telegram, e che ha intenzione di utilizzare una App nazionale; e c’è qualche limitazione anche negli Usa.
L’applicazione Whats-App utilizza il sistema operativo Android, ma finora non ha avuto problemi sui telefonici della Apple che sui suoi i-Phone utilizza il suo sistema operativo.
Il problema è principalmente per gli utilizzatori dei telefonini Apple alcuni dei quali, dal prossimo mese di ottobre, non saranno più utilizzabili in quanto Apple interromperà il supporto per iOs-9: pertanto i possessori di modelli così dotati dovranno rinunciare a Whats-App o cambiare modello.
Come in passato, gli utenti riceveranno una notifica all’apertura dell’applicazione che invita ad aggiornare; se l’aggiornamento è impossibile su vecchi modelli, non c’è altro da fare che passare a un nuovo dispositivo.
Si salvano, al momento, gli iPhone 5S, iPhone 6 e iPhone 6S.
Secondo alcuni dati statistici, in assenza di numeri ufficiali da parte di Apple, a fine 2020 i possessori di iPhone 5 e iPhone 5c ammontavano, insieme, allo 0,47% del totale di consumatori con un telefonino della Mela: quindi ci sarà un impatto minimo per gli utenti Apple nel cambio di politiche di utilizzo da parte di Whats-App.
Ma da qualche indiscrezione sembra anche che Whats-App stia per modificare il sistema: finora un messaggio trasmesso non può essere più modificato, motivo per il quale va mantenuto o cancellato, ma in futuro il messaggio potrà essere ripreso e modificato (è chiamata opzione ‘Edit’: n.d.r.), come già avviene su FB; ciò è un grande vantaggio per l’utilizzatore, ma comporta che l’applicazione non conserverà più in memoria tutti i messaggi, come avviene adesso.
Questa ipotesi sarebbe avvalorata anche da una altra circostanza: non sono solo i telefonini della Apple ad essere interessati, ma anche apparecchi che utilizzano il sistema Android 4.04 tra i quali i più noti sono:
Samsung: –Galaxy Trend Lite; –Galaxy Trend II; –Samsung Galaxy S3 Mini; –Galaxy Xcover 2; –Galaxy Core; –Samsung Galaxy Ace 2.
Huawei: -Ascend G740; -Ascend Mate; -Huawei Ascend D2.
LG: -Lucid 2; -Optimus (F7, F5, L3 II Dual, F5 Dual, L5 II, L5 Dual, L3 II, L7 II Dual, L7 II, F6, L4 II Dual, F3, L4 II, L2 II e F3Q); -Enact.
Sony: -Xperia M.
Insomma a ottobre l’applicazione Whats.App subirà notevoli cambiamenti, potrebbero essercene anche altri rispetto a quelli previsti al momento: restiamo a vedere cosa accadrà per tenere aggiornati i lettori.