scritto da Luigi Gravagnuolo - 10 Aprile 2020 12:30

Un Olivetti si aggira per l’Italia, ed anche per Salerno

Per chi si fosse distratto in questi anni Salerno Energia Spa, erede della storica Azienda del Gas di Salerno, a seguito di varie fusioni ed incorporazioni industriali oggi fa parte della  SEV Spa, una holding che la vede socia assieme ad Iren Spa.

Salerno Energia è del Comune di Salerno, mentre Iren, società quotata, è maggioritariamente dei comuni di Genova, Torino, Piacenza ed altri minori. Compera e distribuisce gas, energia elettrica ed acqua a cittadini, enti e aziende. Energia ed acqua dunque, è del tutto  evidente che parliamo di uno di quei settori strategici che in nessun caso possono chiudere o sospendere la propria attività, neanche per qualche ora.

La pandemia in corso ha obbligato l’azienda ad una indispensabile riorganizzazione interna, allo scopo di tutelare insieme la salute dei lavoratori e la fornitura di energia ed acqua alla clientela. Si è resa pertanto necessaria una rapida contrattazione sindacale aziendale integrativa, che è stata sottoscritta venerdì scorso 3 aprile tra le parti.

L’AD della SEV ed i rappresentanti di FILCTEM/CGIL, FEMCA/CISL eUILTEC/UIL , dopo aver citato e preso atto dei vigenti Decreti Legge nazionali e delle Ordinanze Regionali recanti le ‘Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19’, nonché del ‘Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento del Viru Covid-19 negli ambienti di lavoro’ del 14 marzo u.s., hanno convenuto di attivare quanto previsto al punto 13 di detto protocollo,  dando vita a comitati territoriali per la ricerca e gestione di soluzioni condivise per il contrasto ed il contenimento del contagio.

In tale sede hanno dovuto contemperare da una parte l’esigenza inderogabile di continuare a garantire a famiglie, enti ed aziende la distribuzione di energia ed acqua nonché l’assistenza tecnica in caso di guasti, dall’altra quelle dell’osservanza delle misure di distanziamento sociale e del mantenimento della retribuzione ai lavoratori tenuti a tempi obbligati di astensione dal lavoro.

Le parti hanno convenuto di escludere il ricorso alla cassa integrazione e ad altri ammortizzatori sociali, al lavoro straordinario e ad ordini di servizio che contemplino trasferte extra-territori di competenza di ciascun lavoratore, mentre ad ogni lavoratore è stata garantita una giornata di formazione a distanza valida come prestazione lavorativa.

Le OO.SS. hanno accettato di consentire a che la riduzione delle giornate di lavoro, fino a 4 giornate lavorative al mese per lavoratore, eccezionalmente estendibile a tutte le giornate lavorative, sia compensata elettivamente attraverso la fruizione delle ferie non godute del 2019 e dei primi tre mesi del 2020.

Sorvolo su altri dettagli dell’accordo per arrivare al punto di grande novità, le ‘ferie solidali’.

È stato istituito un ‘fondo ferie’, una metà delle quali viene elargito su base volontaria dai lavoratori che ne abbiano disponibilità, fino a un massimo di cinque giorni per ciascun donatore; l’altra metà viene messo a disposizione dalle società del gruppo per un numero di giorni e di ore pari a quello donato dai lavoratori. Con questo ‘fondo’ vengono coperti i costi dell’astensione obbligata dal lavoro delle unità che non abbiano più ferie non godute disponibili. In caso di insufficienza del fondo ferie solidali ,  la holding si impegna ad integrarlo con giorni di ferie aggiuntive. Vale la pena di sottolineare come, a poche ore dalla sottoscrizione dell’accordo, il fondo a valere per Salerno Energia già disponga di 80 giorni di ferie erogate dai lavoratori.

Grosso modo questa è l’intesa. Risulta lampante come essa sia stata possibile solo grazie al forte spirito di appartenenza e di solidarietà vigente tra proprietà e dipendenti e tra i dipendenti stessi. Ognuno si è fatto carico dei problemi delle comunità servite, dell’Azienda e dei bisogni dei singoli lavoratori. Né è da trascurarsi l’assunto che la Iren è il primo produttore italiano di energia eco-friendly. Insomma ci troviamo di fronte ad un’azienda attenta ai suoi bilanci, al benessere dei lavoratori ed a quello delle comunità servite.  Sembra quasi che vi sia tornato ad aleggiare lo spirito olivettiano della fabbrica-comunità:

La gioia nel lavoro, oggi negata al più gran numero di lavoratori dell’industria moderna, potrà finalmente tornare a scaturire allorquando il lavoratore comprenderà che il suo sforzo, la sua fatica, il suo sacrificio – che pur sempre sarà sacrificio – è materialmente e spiritualmente legato ad un’entità nobile ed umana che egli è in grado di percepire, misurare, controllare poiché il suo lavoro servirà a potenziare quella Comunità viva, reale, tangibile, laddove egli ed i suoi figli hanno vita, legami, interessi” (Adriano Olivetti, La fabbrica e la Comunità, Ivrea, 1958). 

Luigi Gravagnuolo, giornalista, scrittore, docente ed esperto di comunicazione. E' stato Sindaco di Cava de’ Tirreni dal 2006 al gennaio del 2010, quando si dimise per andare al voto con un anno di anticipo rispetto alla scadenza naturale del mandato.

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