Come tutti i megalomani, anche Trump a volte ritorna per imbottirci delle sue teorie, ricordare ai seguaci che lui c’è sempre, che è sempre sul piede di guerra, non ha mai seppellito l’ascia di guerra, né ha intenzione di fumare il “calumet” della pace; d’altronde non saprebbe nemmeno con chi fumarlo perché il suo nemico non è solo l’attuale Presidente Joe Biden, dal quale è stato defenestrato, ma anche qualche suo ex sostenitore che, alla fine dei mesi delle scaramucce anti-Biden, gli girarono le spalle perché non riuscivano più a sostenere i suoi ricorsi contro il vincitore delle elezioni presidenziali.
Ricorda il nostro Berlusconi, il quale durante i suoi governi ne sparava di tutti i colori, e qualcuno disse che, alla fine, egli stesso credeva alle sciocchezze che diceva.
Il responso ultimo, alla fine di tutti i conteggi e ri-conteggi, definì che Trump aveva totalizzato 74.223.744 voti (il 46,9%), mentre Biden aveva avuto 81.283.455 voti, pari al 51,31%.
Tutti ricordano che Trump uscì di scena in malo modo, dopo aver fomentato l’assalto e l’occupazione del Campidoglio da parte di un nutrito gruppo di suoi sostenitori; venne quasi cacciato dalla “White House”, e giacché fino all’ultimo momento non si era certi che sgomberasse, sembra che fosse già pronta una squadra di traslocatori per sfrattarlo.
Ma di tanto in tanto Trump non rinuncia a ricomparire, per far vedere che lui c’è sempre, che è vivo e vegeto e sempre più battagliero, e che tra poco si reinsedierà alla Casa Bianca, non si è ben capito come, visto che la Costituzione americana non prevede alcuna possibilità di reintegro di un Presidente.
Ma Trump qualche giorno fa è tornato alla carica e, in comizi pubblici tenuti in vari Stati, ha dichiarato “Tornerò alla Casa Bianca ad agosto”: insomma non si rassegna.
E a dargli man forte sono gli adepti “cospirazionisti di QAnon”, un gruppo di estrema destra fondato nel 2017 a sostegno di Trump, del quale fanno parte invasati che addirittura pensano che la sconfitta di Trump sia stata organizzata in Russia.
Questo gruppo sostiene che gli Usa sono controllati da una banda di pedofili-satanisti, della quale fanno parte anche Barack Obama e Hillary Clinton e parte del Partito Democratico oltre che star Hollywoodiane, tutti coinvolti in una tratta di bambini da violentare e mangiare vivi; e per rafforzare tale loro tesi hanno dichiarato “avete capito bene, i democratici mangiano i bambini”.
Ogni mondo è paese, anche qui in Italia, negli anni del fascismo e del dopoguerra si diceva che i comunisti erano non solo brutti e cattivi ma che addirittura mangiavano i bambini.
Ora, che Trump aspiri a tornare alla Casa Bianca è del tutto legittimo, potrà ricandidarsi alle prossime presidenziali e in teoria potrebbe anche vincere; ma gli americani hanno buona memoria e solido senso della democrazia, e ricorderanno certamente cosa è stato il quadriennio di Trump.
Frattanto una prima vittima Trump l’ha fatta; il Tribunale di New York ha sospeso la licenza legale di Rudy Giuliano, il quale, quando fece il Sindaco della città, si vantò di averla ripulita dalla delinquenza, e questo è un dato di fatto.
Secondo i Giudici del Tribunale, Giuliano, nella qualità di capo del gruppo di legali che ha speso milioni di dollari per i ricorsi di Trump contro la vittoria di Biden, non avrebbe dovuto fare quelle cause perché immotivate.
Insomma, hanno ritenuto che tutti quei giudizi siano stati un intralcio alla giustizia.
Ma le continue uscite di Trump non fanno dormire sonni tranquilli nemmeno a Biden, il quale è esasperato dal continuo martellamento del suo predecessore, tant’è che qualche giorno addietro ha inveito contro un gruppo di sostenitori dell’avversario apostrofandoli “ma non vi vergognate di diffondere ancora menzogne elettorali?”.
E se questo è il clima, già incandescente, a più di tre anni dalle prossime elezioni presidenziali, immaginiamo cosa sarà la prossima campagna elettorale.