scritto da Nino Maiorino - 02 Febbraio 2021 11:19

Segnali negativi dall’al di qua

Il 24 gennaio, circa una settimana fa, ho avuto l’occasione di parlare di mie personali esperienze sul collegamento tra i nostri defunti e noi viventi, e in tanti mi hanno gratificato, in privato, del loro apprezzamento, mettendomi a conoscenza di analoghe esperienze.

Nel momento in cui mi accingo a scrivere questo nuovo pezzo, nel ringraziare tutti coloro che mi hanno confidato i loro segreti, mi vedo costretto a constatare che sono tanto più validi, costruttivi e di aiuto i segnali che provengono dall’ “al di là” rispetto a quelli che ci pervengono dall’ ”al di qua”, specialmente da parte dei nostri politici.

E non mi riferisco ai segnali che riguardano la crisi di governo, che sta tenendo tantissimi incollati allo schermo della TV a fare “zapping” tra RAI 1, 2, 3, Rete 4, Canale 5, non cito Italia 1 perché non fa cronaca, in compenso c’è La7 che lo fa per due e a Mentana viene in aiuto pure Giletti, per non parlare di RAI-News che lo fa 24 ore su 24, ma fa il suo dovere egregiamente, perché a tanto deputata.

Mi riferisco, invece, alla follia della colorazione riguardante la pandemia, vale a dire il rosso, l’arancione e il giallo, che inizialmente distingueva solo le varie regioni e provincie per i contagi più o meno elevati, ma che ora sono diventati i colori delle giornate e cambiano in base alle risultanze quasi quotidiane dell’indice dei contagi, fornito da 21 parametri ai quali il nuovo Vice Presidente e Assessore al Welfare, Letizia Moratti avrebbe voluto far aggiungere anche il parametro del PIL sul presupposto che più fosse alto, più quella regione avrebbe dovuto  essere tenuta in considerazione; dal che sarebbe derivato che una regione con un rilevante numero di contagi e decessi, avrebbe potuto essere considerata gialla grazie ad  un Pil molto alto: una follia che si commenta da sé, specialmente se si considera che la Moratti è anche Assessore al Welfare, vale a dire al benessere sociale, compreso quello assistenziale.

Una delle tante sciagure causate dalla modifica del Titolo V della Costituzione.

Ma tornando al titolo di queste considerazioni non vedo come si possa continuare a guidare la fase pandemica con segnali a dir poco incomprensibili, specialmente se provengono da uno dei più impegnati personaggi chiamati a guidare il paese in questa fase delicata, che presupporrebbe una maggiore considerazione del pericolo che tutti i cittadini stanno correndo, e in virtù della assuefazione alle centinaia di morti e alle migliaia di contagiati giornalieri che sembrano non fare più notizia.

Tutti sappiamo che noi italiani, ma siamo in buona compagnia con tutti gli altri milioni di cittadini dell’UE, siamo ormai stanchi del passato e del presente e sfiduciati per il futuro; e ogni occasione è buona per prenderci un momento o una giornata di libertà, senza pensare cosa potrebbero venirci a costare.

Ma se questa è la realtà, che senso ha decidere, sulla base di parametri incomprensibili, che da domani, ad esempio, la maggior parte del paese diventa gialla, ben sapendo che a questo colore tanti associano la illusione che ormai il pericolo è passato e che, quindi, ci si possa rilassare.

Mi sono trovato sabato scorso a passare per Nocera e, giacché il mio settimanale impegno culinario prescrive che questo è il giorno della pizza, mi sono fermato a un noto Ristorante- Pizzeria, , per un “mordi e fuggi”, cioè farmi cuocere in fretta e furia due pizze da portare a casa e consumarle in santa pace e senza assembramenti.

Sono rimasto sconcertato nel constatare che le due ampie sale erano, alle ore 15, piene, e l’affluenza del pubblico non si fermava, e si faceva la fila in attesa che un tavolo si liberasse.

Purtroppo così siamo fatti, e se oggi il Ministro Speranza dà il falso segnale che quasi tutta l’Italia è di colore giallo, quasi a dire “liberi tutti”, non ci sarà da meravigliarsi se tra uno o due giorni, proprio a causa di quegli eccessi fatti per il “liberi tutti”, magari tutta l’Italia diventerà nuovamente rossa.

Con buona pace di Speranza e dei goderecci italiani. E dei segnali negativi dell’al di qua.

Preferibili, dunque, i segnali positivi che provengono dall’al di là!

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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