scritto da Carlotta Catone - 18 Dicembre 2022 10:09

Ricordando Nikola Tesla, uno dei più grandi inventori e scienziati della storia

Fin da giovane il nostro uomo fu affascinato dall’elettricità e dai fenomeni a essa correlati. Questo portò Tesla a studiare Ingegneria

Inventore, fisico, scienziato, Nikola Tesla è la reincarnazione del genio della nostra epoca.

Egli nacque nel 1856 sotto il Regno di Slovenia e Croazia.

Fin da giovane il nostro uomo fu affascinato dall’elettricità e dai fenomeni a essa correlati. Questo portò Tesla a studiare Ingegneria elettrica presso l’università di Graz. Tuttavia, il giovane Nikola abbandonò la facoltà prima della laurea. Secondo una leggenda il suo amore per l’elettricità si manifestava anche tramite allucinazioni e convulsioni. Ora non sappiamo se effettivamente Tesla fosse una sorta di uomo elettrico (poco probabile) ma queste sue caratteristiche contribuirono senz’altro alla nomea di scienziato pazzo.

Nota la collaborazione (e poi rottura) tra Nikola Tesla e Thomas Alva Edison. Come informa il sito di Eni Gas e Luce, nel 1884 Edison ricevette una lettera di raccomandazione che descriveva il giovane scienziato come un ragazzo brillante. Di conseguenza, Tesla cominciò a lavorare in America presso la Edison Machine Works. Qui Nikola ebbe l’incarico di ottimizzare il generatore di corrente continua dell’azienda. Tesla contribuì in maniera egregia allo sviluppo dell’azienda, ma quando Edison lo ricompensò con un esiguo aumento di stipendio, lo scienziato si sentì offeso e decise di licenziarsi.

La bobina di Nikola Tesla è un trasformatore ad alta frequenza e ad alta tensione. Tale invenzione è capace di generare fulmini proprio come quelli che si originano nell’atmosfera terrestre. Come informa un articolo di Studenti.it, i fulmini che si creano sono, tuttavia, di entità ridotta rispetto a quelli naturali. Sfortunatamente, nel 1895, quando Tesla stava continuando a sperimentare la sua bobina, il laboratorio fu distrutto da un incendio.

Una perdita preziosa per l’umanità, considerando che lì lo scienziato conservava numerosi appunti e studi che lo stavano avvicinando alla scoperta dei raggi x.

Terminata sua onorata carriera, Nikola Tesla ebbe una fine poco onorevole, in verità. Lo scienziato passò gli ultimi suoi anni di vita in povertà, nella stanza 3327 del New Yorker Hotel.

Tesla, una delle icone viventi che più caratterizzo il ventesimo secolo, era divenuto vegetariano, riducendosi a mangiare solo latte, pane, succhi di verdura e miele. Gli ultimi giorni di vita, Tesla li trascorse in compagnia di piccioni, animali che in qualche modo sembravano volergli bene. Nonostante l’età avanzata, continuava a tenersi esercitato, probabilmente, elaborando equazioni matematiche e problemi scientifici nella sua mente geniale. A che età morì Nicola Tesla? Il genio morì da solo, a 86 anni, fra il 5 e l’8 gennaio 1943.

Originaria della Campania, appena diplomata mi sono trasferita a Bologna per laurearmi in Scienze Filosofiche presso l’Alma Mater Studiorum. Ora proseguo i miei studi postuniversitari in gender studies, sempre a Bologna. Mi reputo una ragazza dinamica ed intraprendente, amo conoscere e sperimentare nuove cose. Il sapere e la cultura per me sono alla base della vita ed è proprio questo che mi spinge a scrivere e divulgare nuove informazioni. Mi piace pensare alla mia vita come una strada di profonda ricerca.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.