scritto da Nino Maiorino - 25 Luglio 2023 07:09

Proteggersi dal caldo

La calura non dà tregua, almeno nelle regioni del centro sud, motivo per il quale, nel mentre le altre regioni assalite da freddo, piogge, inondazioni e grandine devono proteggersi da tali calamità, nelle regioni del centro-sud dobbiamo proteggerci dall’eccessivo calore.

E proteggere non solo il cibo, per il quale fortunatamente ci sono e frigoriferi e i congelatori, ma anche le altre cose che il caldo eccessivo potrebbero danneggiare.

 

Proteggere noi stessi

Ovviamente dobbiamo prima di tutto proteggere noi stessi, i nostri figli e nipoti e fare particolare attenzione alle persone anziane, i nostri genitori o i nonni, che il caldo eccessivo può colpire allo stesso modo del freddo, tant’è che negli ultimi giorni sono esplosi nei presidi di Pronto Soccorso di vari ospedali i ricoveri.

Le cautele sono solitamente suggerite dal buon senso individuale, ma non mancano i suggerimenti dei Medici di base, delle altre strutture sanitarie territoriali, ma pure di quelle nazionali che quotidianamente non lesinano consigli, anche tramite i social media, come ad esempio il canale “Telegram” del Ministero della Salute, attivo tutti i giorni.

Qualche giorno fa il Ministero della Salute ha diramato un decalogo, dieci semplici precauzioni da adottare per proteggersi da eventuali conseguenze negative dell’ondata di calore.

La prima raccomandazione è di non uscire nelle ore più calde e “aiutare a proteggersi le persone più fragili e facilmente a rischio”.

È comunque indispensabile rivolgersi al proprio medico di famiglia in caso di necessità, se si è affetti da malattie croniche o si stanno seguendo delle cure.

Il Ministero della Salute invita inoltre a proteggersi in casa e sui luoghi di lavoro, rinfrescando gli ambienti e rinnovando l’aria, schermando le finestre con tende che blocchino il passaggio della luce, ma non quello dell’aria.

È importante bere almeno un litro e mezzo di acqua al giorno e mangiare frutta fresca.

È consigliabile limitare il consumo di bevande con zuccheri aggiunti, caffè e alcolici.

In generale è consigliabile seguire sempre un’alimentazione corretta, preferendo frutta e verdura di stagione, evitando piatti elaborati ricchi di grassi, condimenti e sale.

Vanno protetti dal caldo anche gli alimenti, che vanno conservati in modo corretto e rispettando la catena del freddo.

Meglio vestirsi con indumenti chiari, in fibre naturali o che garantiscano la traspirazione, e indossare cappelli leggeri per proteggere la testa dal sole, occhiali con filtri UV e schermi solari prima di esporsi al sole.

Chi si mette in viaggio in automobile deve ricordare di areare l’abitacolo, evitando le ore più calde della giornata e tenendo sempre disponibile una scorta d’acqua.

Non lasciare mai neonati o animali nell’abitacolo dell’auto, neanche per brevi periodi.
L’esercizio fisico va praticato nelle ore più fresche della giornata ed è inoltre importante bere molti liquidi e mangiare in modo corretto.

Proteggere i farmaci

Ma vi sono altre cose in una abitazione che il caldo eccessivo potrebbe danneggiare, come, ad esempio, i medicinali i quali potrebbero mutare provocando gravi e conseguenze negative rischi per la salute.

Durante il periodo estivo, è necessario quindi proteggere i farmaci dal caldo riponendoli in un luogo fresco.

Ecco i consigli di Silvio Garattini, fondatore e presidente dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano.

“In questo periodo dell’anno è fondamentale conservare i medicinali a basse temperature. Per precauzione, però, se la temperatura è molto alta, meglio metterli tutti in frigo perché sarebbe complicato fare una scelta puntuale”, spiega Silvio Garattini.

In questo modo, si eviteranno denaturazioni o cambiamenti nella composizione del farmaco.

Spesso però, molti di essi non danno nessuna indicazione di conservazione, e proprio questo potrebbe causare rischi sulla salute.

“Proprio durante l’estate, occorre prestare massima attenzione oltre che alla data di scadenza, alla temperatura di conservazione, che non dovrebbe superare i 25 gradi”, spiega Roberto Tobia, segretario di Federfarma.

I farmaci più deperibili sono quelli per l‘epilessia, gli anticoagulanti, gli antipertensivi e quelli per il diabete, come le insuline, che vanno conservate in frigorifero.

Da non trascurare anche l’interazione tra farmaci e raggi UV.

Nel caso di cortisonici, antinfiammatori non steroidei (FANS), antibiotici e terapie ormonali, l’esposizione al sole può provocare dermatiti e eczemi o macchie sulla pelle.

Ovviamente è da evitare di portare i farmaci in spiaggia o di lasciarli in auto al sole: lasciare sempre i medicinali a casa o in albergo, a temperature adeguate.

Prima di assumerli è necessario controllare che non vi siano alterazioni nel colore e nell’aspetto.

Inoltre, in vacanza è preferibile portare l’intera confezione e non un solo blister. “Mettere insieme tutti i blister per risparmiare spazio in valigia è un errore che, specie in persone anziane, rischia di provocare confusione tra le terapie. Per questo è meglio sempre avere il bugiardino con sé”, aggiunge Tobia.

Non mettere mai i farmaci in stiva, ma nel bagaglio a mano, portando sempre con sé la prescrizione del medico.

È sempre preferibile assumere in estate compresse e pasticche, meno sensibili alle alte temperature rispetto alle formulazioni più liquide.

Infine, mai modificare autonomamente le terapie per adattarle ai ritmi dell’estate: “Chi, ad esempio, soffre di ipertensione e in estate ha una pressione più bassa, non deve dividere le compresse: ogni modifica alla terapia va concordata col medico”, ha sottolineato Federfarma.

Proteggere le autovetture.

E giacché siamo in tema, non dimentichiamo che il caldo danneggia anche la carrozzeria e gli interni delle nostre autovetture che, se lasciate per molte ore al sole, potrebbero subire danni irreparabili.

Tantissime ore sotto il sole possono essere molto pericolose rendendo il vetro dell’auto praticamente cotto e basterebbe una piccola pietra per spaccare tutto.

Inoltre l’essere umano potrebbe sentirsi male all’entrata in una specie di “forno macchina”.

La prima cosa da fare è cercare un parcheggio all’ombra o coperto.

Se si utilizza un parcheggio coperto o un garage il gioco è praticamente fatto.

Tra i rischi per la nostra auto per i raggi solari abbiamo l’ingiallimento della carrozzeria, e anche gli interni possono rovinarsi addirittura marchiandosi.

L’ideale sarebbe mettere un telo di copertura, anche se non è apprezzato da molti dei proprietari di macchine.

Ovviamente ricordarsi di mettere sempre il parasole di plastica o alluminio.

Almeno una volta al mese sarebbe bene lavare l’auto per mantenere il colore fresco ed evitare ingiallimenti.

Esistono anche prodotti per la protezione dai raggi UV, reperibili nei migliori negozi o supermercati.

Anche l’uso della cera non è un male per la vettura.

Ultima cosa: utilizzare bene il climatizzatore con 5 gradi sotto quello indicato dalla temperatura per evitare shock termici, oltre a non consumare benzina più del dovuto.

Classe 1941 – Diploma di Ragioniere e perito commerciale – Dirigente bancario – Appassionato di giornalismo fin dall’adolescenza, ha scritto per diverse testate locali, prima per il “Risorgimento Nocerino” fondato da Giovanni Zoppi, dove scrive ancora oggi, sia pure saltuariamente, e “Il Monitore” di Nocera Inferiore. Trasferitosi a Cava dopo il terremoto del 1980, ha collaborato per anni con “Il Castello” fondato dall’avv. Apicella, con “Confronto” fondato da Pasquale Petrillo e, da anni, con “Ulisse online”.

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