Nessun allarme per noi cavesi, almeno fino a questo momento il nostro Comune non ha pensato di farlo, come sembra l’abbiano fatto altri, anche se non possiamo escludere che prima o poi ci pensi.
L’allarme per gli automobilisti viene da organi di stampa di levatura nazionale e sembra interessare diversi Comuni, alcuni dei quali hanno deciso di raddoppiare gli importi delle multe legate a contravvenzioni al codice della strada; e proprio ora che gli automobilisti già debbono subire i rincari del carburante, vengono gravati anche dagli aumenti delle multe.
Va chiarito subito che gli importi delle multe sono fissati dal Codice della strada e aggiornati periodicamente dalla Polizia di Stato sulla base di decreti interministeriali: l’ultimo aggiornamento, in diminuzione, è stato fatto il 1° gennaio 2021 (GU 323 – 31.12.2020).
Ovviamente, tanto per non smentire la mania tutta italiana di complicare la vita ai cittadini, pure sulle multe intervengono diversi Enti, quindi, come di consueto, anche questo settore è un ginepraio che coinvolge il Codice della Strada, vari Ministeri, la Polizia di Stato, l’Aci, e non sappiamo quanti altri.
E, quindi, può anche capitare che, nel mentre dal 1° gennaio 2021 gli importi delle sanzioni sono ufficialmente diminuiti, i Comuni abbiano trovato qualche cavillo per decidere il contrario, tutto fa brodo per fare cassa; poi magari ci sarà qualche ricorso, passeranno anni per avere una definitiva sentenza, frattanto i Comuni avranno incassato, e chi s’è visto s’è visto: “per rimborsare e morire c’è sempre tempo”.
Sulla vicenda è recentemente intervenuto anche l’Antitrust, che ha denunciato il comportamento di alcuni Comuni i quali hanno aumentato gli importi delle multe facendo pagare di più agli automobilisti il costo dell’accertamento della sanzione; pure l’Antitrust si è lasciata andare alla considerazione che i Comuni “fanno cassa” anche così.
L’Autorità ha denunciato tale comportamento durante l’audizione nella “Commissione parlamentare d’inchiesta sulla tutela dei consumatori”, facendo emergere non solo che gli Enti locali non rendicontano le multe al “Mims – Il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili”, come previsto dalla legge, secondo la quale andrebbero decurtati il 90% dei trasferimenti in caso di mancato adempimento, ma anche le irregolarità che avvengono durante l’attività di accertamento.
Così le sanzioni hanno un importo aumentato e danno vita a una sorta di giungla per queste spese, con importi diversi – e non di poco – da comune a comune: spese più alte a carico del cittadino che ha commesso l’infrazione e deve pagare la sanzione.
E a questo si aggiungono gli autovelox selvaggi, e semafori poco intelligenti che portano fuori strada gli automobilisti e i centauri poco accorti, com’è capitato qualche giorno fa al semaforo tra Via dei Fabbri e Via XXV Luglio nei pressi di Emporium, e tante altre diavolerie che vengono escogitate, non sempre in mala-fede (vogliamo precisarlo a scanso di equivoci), giungiamo alla triste conclusione che il costo di tutto grava sempre sulle nostre tasche le quali, sebbene non bucate, sono sempre più al “verde” (il colore dei semafori c’entra ben poco).
Noi siamo dell’avviso che le norme vadano rispettate, nell’interesse della incolumità di tutti, automobilisti, centauri e pedoni, e ben vengano i sistemi di rilevazione automatica delle infrazioni.
A tal proposito attendiamo sempre che il Comune della nostra città si decida ad installare telecamere nei punti più critici della città, uno fra tutti il semaforo della strettoia di Via De Filippis a Pregiato, che è diventata una vera giungla.
Ovviamente la citazione della strettoia di Via De Filippis è solo un esempio, perché tutta la strada è un perenne caos, dalla strettoia semaforata fino all’incrocio con Via Dei Fabbri, alias la Farmacia Cammarota, tanto per capirci; ci vorrebbe una pattuglia fissa della Polizia Comunale che intimorisse automobilisti e centauri indisciplinati (tanto per usare un termine corretto) e potrebbe portare parecchi benefici economici alle casse comunali.
Ma ciò che capita in Via De Filippis è il quadro esemplificativo di ciò che avviene dappertutto, centro ed immediate periferie, e non ci spieghiamo perché l’Amministrazione non si decida a intervenire installando le più volte promesse telecamere: avrebbe il doppio vantaggio di individuare e multare i “pirati” e dare un poco di ossigeno alle piangenti casse comunali.
Frattanto, nel mentre ci auguriamo che il Sindaco Servalli & Co. escano dal letargo, prendiamo atto che altrove le cose si muovono anche se, come di consueto, ai nostri danni.