La morte di Andrea Purgatori attende ancora una risposta
In occasione della improvvisa e imprevedibile morte del giornalista de La7, Andrea Purgatori, avvenuta il 19 luglio scorso, il Direttore di questo giornale, il giorno successivo, nella quotidiana rubrica “Cornetto & Caffè”, scrisse una acuta considerazione: “Il mistero della morte di Andrea Purgatori – È di ieri la notizia che la Procura di Roma indaga sulla morte di Andrea Purgatori. Il famoso giornalista e conduttore televisivo è morto mercoledì scorso a 70 anni. Hanno parlato di una «malattia fulminante». La famiglia, però, non ne è convinta. Sospetta che i medici che lo avevano in cura abbiano sbagliato diagnosi e cure. Nei prossimi giorni ci sarà l’autopsia. Strano destino quello di Andrea Purgatori. Svelare i misteri della storia, tra cui quello dell’incidente aereo di Ustica, era il suo mestiere. È il mistero avvolge ora la sua morte” (vedi al link https://www.ulisseonline.it/cornetto-caffe/il-mistero-della-morte-di-andrea-purgatori/).
Giovedì 28 settembre è stato reso pubblico il risultato dell’autopsia il quale ha ribaltato il parere dei medici che avevano esaminato il cadavere, nonché di quelli che lo avevano in cura, i quali avevano ipotizzato che Purgatori era morto per le metastasi che si erano diramate fino al cervello, cosa che i familiari avevano immediatamente contestato.
Nella giornata di mercoledì 27 settembre c’è stato un incontro tra i consulenti dei Pm e quelli dei familiari per fare il punto sulla attività effettuata in queste settimane all’istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata a proposito del decesso del giornalista.
Nel procedimento giudiziario, avviato dopo la denuncia della famiglia del giornalista, sono indagati due medici per omicidio colposo.
Sono coinvolti, infatti, il professor Gianfranco Gualdi e il suo collaboratore e braccio destro Claudio Di Biasi, iscritti sul registro degli indagati come atto dovuto e preliminare agli accertamenti.
Il loro parere, infatti, era in conflitto con gli esami effettuati da altri specialisti del settore.
Gli ultimi test, di fatto, hanno smentito il parere dei medici indagati ribadendo che, al momento del decesso del giornalista, non ci fosse alcuna metastasi cerebrale, come invece era stato diagnosticato appunto da Gualdi e Di Biasi.
Per questo contrasto i familiari di Purgatori, assistiti dagli avvocati Alessandro e Michele Gentiloni, avevano presentato una denuncia nei loro confronti.
A seguito degli ultimi esami istologici eseguiti dopo l’autopsia, la famiglia di Purgatori, tramite i propri legali, ha voluto rilasciare una nota ufficiale: “In relazione ai risultati preliminari della consulenza tecnica, circolati oggi, la famiglia Purgatori prende atto dell’assenza di metastasi cerebrali a carico di Andrea Purgatori e, come fin dall’inizio di questa vicenda, continua a confidare nell’operato della magistratura, con l’unico intento di far accertare la verità degli eventi e le eventuali responsabilità”.
Abbiamo l’impressione che sulla morte del prestigioso giornalista si stia giocando, da parte dei familiari, una partita che vedrà coinvolti, oltre avari medici, di parte o delle strutture pubbliche, anche altre parti, probabilmente anche la rete televisiva.
Essendo stato, almeno per noi, un notevole punto di riferimento televisivo per le tante inchieste condotte da Purgatori (in altra occasione abbiamo scritto che ci siamo sentiti orfani per la sua morte), seguiremo la vicenda con particolare attenzione.
