scritto da Carolina Milite - 02 Novembre 2019 09:49

Il Dia de los Muertos, l’Halloween messicano

Si può festeggiare la morte in maniera allegra e divertente, soprattutto senza paura? In Messico, e più in generale in Mesoamerica, il Dia de los Muertoscelebra il ricordo dei defunti con musica, bevande e cibi tradizionali dai colori vivi, connessi a rappresentazioni caricaturali della morte.

Questo originale giorno dei morti (una sorta di Halloween messicano) ”ha origini antiche, prima che gli spagnoli conquistassero il Messico. Veniva celebrato dalle popolazioni indigene mexica, maya, purépecha e totonaca ed è stato dichiarato dall’Unesco nel 2008 patrimonio culturale immateriale dell’umanità quale una delle più antiche espressioni culturali che celebrando gli antenati, afferma l’identità di un popolo e le sue origini indigene.

In tutto il Messico le famiglie allestiscono un altare dedicato ai defunti nella propria casa. Questo altare rappresenta la porta tra la vita e la morte. Su ogni altare c’è il papel picado (carta velina traforata e ritagliata con disegni di scheletri) che rappresenta il vento. Il fuoco è rappresentato dalle candele; la terra dai semi di mais e cacao messi sull’altare. Su ogni altare viene offerto del cibo (si prepara quello che piaceva al defunto e lo si lascia tutta la notte). La credenza vuole che gli spiriti dei defunti vengano a visitarci durante la notte assaggiando ciò che abbiamo preparato per loro.

I festeggiamenti durano dal 28 ottobre al 2 novembre. Il primo giorno si festeggiano i morti  per cause violente; il 29 quelli morti per annegamento; il 30 è invece dedicato alle anime solitarie o dimenticate; il 31 ai bambini morti prima del battesimo; il 1° novembre ai bambini morti e il 2 al ritorno dei defunti sulla terra. A farla da padrona sono teschi zuccherati dai colori sgargianti, pagnotte decorate a tema, sfilate di scheletri divertenti,  fiori chiamati Chempasuchil di colore prevalentemente giallo e arancione, dal profumo particolarmente intenso. La scelta non è casuale: secondo la leggenda l’odore dei Chempasùchil è percepito dalle anime che seguendone la scia riescono, per l’occasione, a tornare a casa. Nulla a che vedere con travestimenti paurosi di Halloween e nemmeno con le atmosfere più cupe e intimistiche della nostra commemorazioni. In Messico i giorni dei morti sono vivaci e variopinti perché la morte viene vissuta come qualcosa di inevitabile e i defunti ricordati con amore e allegria.

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.