scritto da Gabriella De Rosa - 06 Giugno 2024 11:40

Disegno di legge sull’Intelligenza Artificiale: come si sta muovendo il governo Meloni

Ciò che evidenzia il testo del disegno di legge italiano è la necessità di utilizzare i sistemi di IA senza pregiudicare la vita democratica ed istituzionale del paese

L’intelligenza artificiale è sempre più presente nelle nostre vite e nel nostro lavoro. Le potenzialità di questo strumento, però, ci hanno mostrato anche i rischi e i pericoli che si possono correre da eventuali usi impropri. Per questo motivo, è necessaria una regolamentazione che delimiti questa nuova rivoluzione digitale. Lo scorso 21 maggio, il Consiglio europeo ha approvato definitivamente l’AI Act, il Regolamento europeo che è stato il primo intervento normativo in materia di intelligenza artificiale. La normativa europea ha adottato un atteggiamento antropocentrico garantendo allo stesso tempo lo sviluppo di software e nuove tecnologie e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali come la privacy, la sicurezza e la trasparenza.

L’Europa si propone di limitare i rischi e le derive di un uso indiscriminato attraverso la protezione degli utenti e un uso responsabile e consapevole. Il Regolamento europeo è il primo tentativo di segnare una strada da percorrere per il futuro, in questo contesto, anche l’Italia ha voluto dimostrare l’attenzione che pone sui pericoli delle intelligenze artificiali generative, argomento che sarà protagonista anche al G7, di cui Roma ha la presidenza di turno, proprio per rendere il nostro paese protagonista in questo dibattito.

Infatti, al Consiglio dei Ministri dello scorso 23 aprile, il governo ha approvato il Ddl IA. Il testo al momento si trova all’esame del Senato e si spera che gli emendamenti del Parlamento possano apportare miglioramenti al disegno di legge. L’obiettivo del governo Meloni, da quanto emerge dalla bozza, è in linea con i dettami dell’AI Act e ne mantiene la visione antropocentrica, promuovendo un utilizzo responsabile e trasparente dell’intelligenza artificiale.

Ciò che evidenzia il testo del disegno di legge italiano, però, è la necessità di utilizzare i sistemi di IA senza pregiudicare la vita democratica ed istituzionale del paese. La questione della disinformazione, dei deepfake e delle manipolazioni dei contenuti sul web è cruciale, perché le intelligenze artificiali sono in grado di creare contenuti senza che sia riconoscibile la fonte e questo è un pericolo per la libertà e la stabilità di tutti i sistemi democratici, non solo l’Italia. Se è diventato fin troppo semplice creare un video facendo dire ad un personaggio politico qualcosa di assolutamente falso e che sembri perfettamente vero, deve scendere in campo la responsabilità etica dei paesi e delle Big Tech a tutela dei cittadini e della corretta informazione.

Il ddl IA ha voluto porre dei limiti all’entusiasmo per le piattaforme di intelligenza artificiale perché anche in ambito lavorativo, la macchina deve essere un sussidio per aumentare la produttività e dare benefici al lavoratore, non deve essere un sostituto. Il testo interviene anche sulla proprietà intellettuale e sul copyright, assumendo che la protezione delle opere deve essere frutto dell’ingegno umano.

Anche in materia penale, la legge intende garantire multe e punizioni per chi abusa di questi strumenti e ne fa un uso scorretto. L’intento del disegno di legge proposto dal governo Meloni è positivo, anche se su alcuni aspetti piuttosto vago, ma uno dei contro principali è il mancato riferimento ad uno stanziamento di fondi. Siamo nel pieno di una rivoluzione tecnologica e sociale, negli anni le intelligenze artificiali avranno un impatto sempre più determinante sulle nostre vite e c’è bisogno di investire in questo futuro, soprattutto se ci si propone di essere protagonisti di questo cambiamento.

 

Giornalista pubblicista e linguista specializzata in comunicazione politica e legale, laureata in lingue per la comunicazione e cooperazione internazionale. Tra le varie esperienze un'esperienza al Senato della Repubblica come assistente traduttrice, addetta stampa e parte del team di marketing e comunicazione in una law firm internazionale e docente di business english per aziende. Appassionata di comunicazione e informazione, di viaggi, lingue e di tutto quello che succede nel mondo.

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