È diventata virale, come si dice oggi, la foto del Presidente statunitense Joe Biden che ha baciato Giorgia Meloni sui capelli nell’accomiatarsi da lei dopo l’incontro di qualche giorno fa.
La cordialità riservatale alla Casa Bianca dal presidente degli Stati Uniti è “costata” a Giorgia Meloni, da parte della tv americana Fox, rapidamente ripresa in Italia da Repubblica, la qualifica di “cocca di Biden”.
Sono comunque parecchi a non aver gradito il gesto di Biden.
Già a Roma Giuseppe Conte, costantemente critico nei confronti di Giorgia Meloni, aveva valutato negativamente l’incontro e poi ha criticatol’accaduto.
Ormai si sa, per Conte è un motivo in più per ribadire la sua contrarietà al sostegno dell’Ucraina contro la Russia; si sa che a suo parere l’Ucraina dovrebbe vedersela da sola contro l’esercito di Putin, che per Conte è invasore e va sconfitto, ma non ha mai spiegato come l’Ucraina invasa dovrebbe farlo.
Ma non è solo per questo che Conte assume costantemente posizioni contrarie alla Meloni, e non solo per ovvi motivi di schieramento politico.
Giuseppe Conte, secondo numerosi cronisti politici, è ossessionato dall’ambizione di tornare a Palazzo Chigi, ritenendo di esserne stato allontanato tre anni fa ingiustamente, vittima di un complotto che il suo ammiratore e supporter Marco Travaglio ha definito “Conticidio”.
Nella sua ottica aveva già avuto da ridire sulla visita della Premier alla Casa Bianca, volata oltre Oceano a prendere ordini e istruzioni da eseguire poi a Palazzo Chigi.
Ma se la posizione di Conte è comprensibile, lo è meno quella di altri che sono molto vicini a Giorgia Meloni, facendo parte della coalizione che la sostiene.
Come il leghista Matteo Salvini, il quale preferirebbe che al presidente americano uscente e deciso a rimanere Joe Biden, pure se anziano e malandato, succedesse il suo predecessore, e apparentemente più vigoroso, Donald Trump, per quanto anche lui abbia qualche controindicazione, pure di natura penale.
Ma si sa, Salvini preferisce gli uomini che governano col pugno duro, non per niente è un putiniano conclamato, ed è chiaro che tra Biden e Trump la sua simpatia vada a quest’ultimo.
E lascia perdere che Trump in quanto a democraticità lascia alquanto a desiderare: Salvini non ha buona memoria perché ha già dimenticato quello che Trump combinò il 6 gennaio 2021, l’assalto alla Capitol Hill; o forse non l’ha dimenticato e per lui andava bene pure quella sommossa di qualche centinaia di supporter del presidente sconfitto.
Ma se il segretario leghista agisce com’è suo solito, meraviglia che Giuseppe Conte nutra simpatia per Donald Trump con il quale non ha altre analogie se non e la contrarietà ad aiutare l’Ucraina nella guerra in corso.
Comunque non è il caso di scervellarsi più di tanto, ognuno fa quel che può per rimanere a galla.
Biden, che come un affettuoso papà bacia la Meloni, ed è un gesto che gli elettori americani apprezzeranno; Meloni che acconsente sorridendo a farsi baciare i capelli da Biden, gesto di rispetto per un alleato che si comporta familiarmente verso di lei.
Fin qui tutto chiaro.
Quello che è meno chiaro è certamente l’atteggiamento di Salvini, che è uno dei due vice di Giorgia Meloni, e l’ondivago atteggiamento di Conte che parla, anzi straparla, senza concludere tanto; e nonostante ciò ha consensi e popolarità, segno che gli italiani questi atteggiamenti gradiscono.
