Dal vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, nella prima tappa, a Roma, del suo tour per lanciare il fondo Juncker per gli investimenti, un deciso endorsement per il Jobs Act del governo Renzi.
Anche l’Italia potrà cercare di rilanciare la crescita attraverso l’ulteriore allentamento delle regole da parte di Bruxelles. La conferma di un nuovo approccio da parte della Commissione europea, dopo gli anni della cura drastica servita per “ristabilire la fiducia”, arriva dal vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, nella prima tappa, a Roma, del suo tour per lanciare il fondo Juncker per gli investimenti e con un deciso endorsement per il Jobs Act e la riforma della giustizia del governo Renzi.
Bruxelles, cedendo al pressing di Italia e Francia, martedì ha pubblicato delle nuove linee guida che danno una interpretazione più elastica dei vincoli di bilancio, dando più tempo per il rientro del deficit strutturale per i Paesi in difficoltà che presenteranno riforme per la competitività con effetti positivi di lungo termine sul bilancio e la crescita potenziale. E il maggior beneficiario della nuova flessibilità, votata unanimemente, dovrebbe essere proprio l’Italia.
In base alle vecchie regole, consacrate nel Fiscal Compact, come Paese ad alto debito l’Italia avrebbe dovuto ridurre di 0,5 punti percentuali il suo deficit al netto dei fattori ciclici. Con la nuova clausola, quella riduzione si dimezzerebbe a 0,25 punti percentuali.
Katainen, interrogato sui numeri, non si sbilancia e non esclude del tutto una manovra aggiuntiva per l’Italia, ma dopo aver incontrato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, Katainen parla di un “programma di riforme coraggioso”, promuovendo a pieno voti il Jobs Act. (fonte Confcommercio)