scritto da Pasquale Petrillo - 10 Dicembre 2015 08:34

La Repubblica tutela il risparmio?

La banca fallisce, vede i suoi risparmi di una vita andare in fumo e si suicida. Si è saputo solo ieri del pensionato di Civitavecchia che si è tolto la vita dopo aver appreso di aver perso i risparmi investiti nella Banca Popolare dell’ Etruria. L’uomo avrebbe lasciato una lettera autografa per spiegare il suo gesto estremo, avendo perso oltre 100 mila euro investiti in obbligazioni subordinate emesse da Banca Etruria. Un fatto tragicamente grave, così com’è assurdo che dei cittadini vedono volatilizzati i propri risparmi per colpa altrui. C’è da chiedersi, ma cosa ha fatto (o meglio non ha fatto) la Banca d’Italia cui spetta controllare le banche per evitare, tra l’altro, il loro fallimento? E se è stato abrogato l’articolo 47 della nostra Costituzione quando, al primo comma, statuisce che “La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme”? Il Governo sostiene che, tecnicamente, più di quello che ha fatto non può perché così vuole l’Europa. D’accordo, ma ci sarebbe molto da obiettare in proposito, visto che le banche l’Europa non ci ha pensato più di tanto per salvarle con il danaro dei contribuenti. Ad ogni modo, al di là dei tecnicismi, anche questa dolorosa vicenda è l’ennesimo tassello del cahier de doléances che scredita le istituzioni europee, e non solo quelle monetarie. Alla fine, perché meravigliarsi se la destra anti-euro di Marine Le Pen vince le elezioni? (foto Giovanni Armenante)

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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