Dopo aver ascoltato le intercettazioni che riguardavano il ministro Federica Guidi -coinvolta nell’inchiesta della procura di Potenza sulla gestione dei rifiuti nel centro Eni, in cui è indagato il proprio compagno- non c’era un solo italiano che non attendesse le sue immediate dimissioni. Cosa che, per fortuna, è puntualmente avvenuto ieri sera. L’episodio, checché se ne dica, è di estrema gravità. Emerge, con squallore, che l’attività del Governo viene piegata e addomesticata agli interessi nel settore dell’estrazione petrolifera del compagno di un membro autorevole dello stesso Esecutivo. Roba da repubblica delle banane. E pensare che la Guidi è un imprenditore prestato alla politica. Insomma, non è un politico di professione. E’ singolare che le dimissioni della Guidi, già dirigente di spicco di Confindustria, siano presentate nello stesso giorno in cui c’è stata la designazione del nuovo presidente degli industriali italiani, Boccia, giovane e dinamico imprenditore del Sud, nei cui riguardi c’è attenzione e attesa. E’ non meno singolare che questo scandalo riguardi il settore petrolifero, a poco più di quindici giorni dal referendum sulle trivelle. E, con quest’ultima annotazione, forse il cerchio si chiude per davvero. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.
01.04.2016 – By Nino Maiorino – Un fatto è certo: è il secondo caso che colpisce il Governo Renzi, il primo è quello del Ministro Maurizio Lupi, entrambi fatti immediatamente dimettere da Renzi; orbene, in altra epoca non risulta che sia capitata la stessa cosa, con dimissioni “ad horas”. O no?