Le immagini dei migranti che giungono dall’Ungheria e quella di Aylan, il bimbo morto sulla spiaggia turca, in fuga con la famiglia da Kobane, la città siriana martoriata dalla guerra, non possono che intristire e far riflettere. Come non rivedere davanti agli occhi le immagini di venticinque anni fa, quando veniva sbriciolato il Muro di Berlino. E la gioia di quei giorni, per un’Europa non più divisa e con i Paesi dell’Est europeo, tra cui l’Ungheria, finalmente liberi dal giogo della dittatura comunista. Tempi lontani. D’altro canto, nel vedere oggi i migranti marchiati con il pennarello dal governo di Praga, torna per contrasto alla mente, a chi è della mia generazione, la nobiltà d’animo e l’eroismo di un ceco come il giovane Jan Palach, che si immolò in nome della democrazia e della libertà dandosi fuoco in piazza San Venceslao nel lontano 1969. Allo stesso modo, si ravviva il ricordo delle immagini in bianco e nero di quel lontano agosto del 1968 con i carri armati sovietici che invadono la Cecoslovacchia, soffocando così l’anelito di democrazia della breve Primavera di Praga di Dubcek. Sognavamo, in quegli anni e per molti anni dopo, un’Europa libera e unita. Un’Europa che fosse un modello per gli altri popoli, dopo le follie del Novecento. Insomma, quasi una Terra Promessa. E, invece, oggi quelle immagini ci dicono altro. Non era questa l’Europa che volevamo e che ancora vogliamo. Per questo, dobbiamo almeno avere il coraggio di vergognarci. (foto Giovanni Armenante)
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Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.