scritto da Pasquale Petrillo - 13 Maggio 2016 08:47

Dopo Nogarin, ora tocca a Pizzarotti

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti è indagato per abuso d’ufficio per alcune nomine tra cui quella del direttore generale del Teatro Regio. Per la precisione, Pizzarotti non ha ricevuto ad oggi nessun avviso di garanzia al riguardo. Sta di fatto che dopo il sindaco di Livorno Nogarin, un altro primo cittadino pentastellato è finito sotto inchiesta. Qualche considerazione è d’obbligo, a parte quella scontata che un avviso di garanzia non è neanche minimamente paragonabile ad una condanna come, purtroppo, in molti in questo nostro Paese, troppo segnato dalla corruzione, vogliono far credere. C’è da dire, innanzi tutto, che un amministratore pubblico può essere onesto e trasparente quanto si vuole, ma ciò non impedisce che la sua attività gestionale non possa essere oggetto di indagini da parte della magistratura, anzi, sarebbe quasi strano il contrario. C’è di più, un sindaco può essere soggetto a più di un procedimento giudiziario e, nello stesso tempo, risultare alla fine del tutto estraneo agli eventuali delitti contestati. Insomma, vale comunque e sempre la presunzione di innocenza, anche se, per talune vicende giudiziarie, sembra più che necessario da parte della politica assumere decisioni più stringenti e traumatiche per ragioni di opportunità, senza attendere quindi l’esito dei procedimenti. In ogni caso, la furia giustizialista e il moralismo a buon mercato sono un armamentario pericoloso, che serve solo a inquinare ancor più la politica rendendo assai più difficile distinguere le persone oneste e perbene da corrotti e malfattori. In conclusione, senza abbassare la guardia sulla pubblica moralità, un po’ di buon senso non guasta. In fondo, come metteva in guardia Pietro Nenni, in politica «un puro trova sempre uno più puro che lo epura». (foto Giovanni Armenante)  

 

Giornalista, ha fondato e dirige dal 2014 il giornale Ulisse on line ed è l’ideatore e il curatore della Rassegna letteraria Premio Com&Te. Fondatore e direttore responsabile dal 1993 al 2000 del mensile cittadino di politica ed attualità Confronto e del mensile diocesano Fermento, è stato dal 1998 al 2000 addetto stampa e direttore dell’Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi Amalfi-Cava de’Tirreni, quindi fondatore e direttore responsabile dal 2007 al 2010 del mensile cittadino di approfondimento e riflessioni L’Opinione, mentre dal 2004 al 2010 è stato commentatore politico del quotidiano salernitano Cronache del Mezzogiorno. Dal 2001 al 2004 ha svolto la funzione di Capo del Servizio di Staff del Sindaco al Comune di Cava de’Tirreni, nel corso del 2003 è stato consigliere di amministrazione della Se.T.A. S.p.A. – Servizi Terrritoriali Ambientali, poi dall’ottobre 2003 al settembre 2006 presidente del Consiglio di Amministrazione del Conservatorio Statale di Musica Martucci di Salerno, dal 2004 al 2007 consigliere di amministrazione del CSTP - Azienda della Mobilità S.p.A., infine, dal 2010 al 2014 Capo Ufficio Stampa e Portavoce del Presidente della Provincia di Salerno. Ha fondato e presieduto dal 2006 al 2011 ed è attualmente membro del Direttivo dell’associazione indipendente di comunicazione, editoria e formazione Comunicazione & Territorio. E’ autore delle pubblicazioni Testimone di parte, edita nel 2006, Appunti sul Governo della Città, edita nel 2009, e insieme a Silvia Lamberti Maionese impazzita - Comunicazione pubblica ed istituzionale, istruzioni per l'uso, edita nel 2018, nonché curatore di Tornare Grandi (2011) e Salerno, la Provincia del buongoverno (2013), entrambe edite dall’Amministrazione Provinciale di Salerno.

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