scritto da Manuel Senatore - 11 Marzo 2024 14:50

Nocerina-Cavese, un pareggio che profuma di successo

Nocerina-Cavese, terminata 0-0, rappresenta l'ultimo grande scoglio superato dagli aquilotti, che adesso hanno un calendario in discesa e ben 10 punti di vantaggio da gestire sul Cassino. Sognare, adesso, è lecito, ma rimaniamo con i piedi per terra...

Foto di Felice Vassallo

Nel day after di Nocerina-Cavese, i sentimenti che affliggono la tifoseria blufoncè sono contrastanti, forti, assimilabili ad un dubbio amletico: da una parte la voglia di sognare, di ambire a quella tanto agognata promozione, a cui fanno da contraltare invece la razionalità e la scaramanzia, visti i trascorsi degli ultimi campionati e le 8 partite rimanenti (poche ma non pochissime). Non possiamo ancora fare calcoli, i dieci punti di vantaggio sul Cassino lasciano dormire sonni tranquilli, ma è vietato fermarsi: chiudere quanto prima la pratica deve essere il leitmotiv degli aquilotti.

Nocerina-Cavese, capolavoro tattico firmato Di Napoli

Il derby Nocerina-Cavese era senza ombra di dubbio la partita più attesa dell’anno, per svariati motivi. I molossi, secondi in classifica a -11 punti, con una vittoria avrebbero potuto riaprire il campionato. Inoltre, la loro striscia di 7 vittorie consecutive, fermata solo (e inaspettatamente) dal fanalino di coda Boreale, imponeva comunque cautela agli uomini di mister Di Napoli, che non si son fatti trovare impreparati.

In un San Francesco D’Assisi colmo con quasi 4000 persone, gli aquilotti hanno retto l’urto, sfornando una prova tatticamente perfetta.(Clicca qui per la sintesi completa della gara) La difesa ha concesso pochissimo spazio alle avanzate degli avversari e ciò che è sfuggito al trio Buschiazzo-Magri-Troest è stato neutralizzato da un ottimo Boffelli, migliore in campo grazie a due parate decisive.

L’unico brivido arriva dalla rete annullata a Tuninetti per un fuorigioco molto dubbio ma prontamente segnalato dal guardalinee. Vibranti le proteste dei molossi, anche nel dopo gara, su questo episodio.

La Cavese, invece, non sfonda e raramente si affaccia dalle parti di Fantoni (No), gestendo comunque la gara senza correre rischi. Al triplice fischio dell’arbitro, i metelliani possono essere sereni: la strada verso la promozione è finalmente in discesa.

La festa con i tifosi nel post gara al Lamberti

Quanto questo risultato sia importante, lo si capisce dalla frenesia dei tifosi che, in massa, hanno assistito alla partita ai piedi della Curva Sud. La trasferta vietata, infatti, non ha permesso l’esodo di Cavesi presso la vicina Nocera. Al termine dei 90 minuti, la chiamata a raccolta: tutti insieme si aspetta la squadra, di ritorno dalla partita, per un degno tributo per quanto fatto fino a questo momento.

Nel delirio più totale, si è consumata una splendida festa, con cori di incoraggiamento e supporto verso i calciatori e lo staff, in un settore contenente ben oltre 800 persone. La soddisfazione negli occhi dei giocatori, del mister, dei tifosi e soprattutto del presidente Lamberti è stata la cartolina di questa serata magica. Un’atmosfera che mancava da tanto, troppo tempo a Cava e che potrebbe diventare realtà nel giro di qualche settimana.

Otto gare al termine: è presto per fare conti, però…

Dopo questo pareggio, la classifica cambia nuovamente alle spalle della Cavese. Secondo, a -10,  troviamo il Cassino, reduce da un buon successo sul campo dell’Atletico Uri. Poi Nocerina e Romana, rispettivamente a -11 e -12 punti, a contendersi secondo  e terzo posto. Il dato che però fa sorridere i metelliani è l’ormai assenza di scontri diretti, che invece affliggerà le sue avversarie. Le prossime gare infatti ci vedranno impegnati contro Ardea, Flaminia e Budoni, tre match alla mano per poter mettere finalmente un punto a questo campionato. Spicca invece, il 7 aprile, lo scontro al vertice fra Cassino e Nocerina, che potrebbe definitivamente tagliare fuori dalla rincorsa alla vetta una delle due compagini.

Testa, dunque, alla gara con l’Ardea: c’è da riscattare uno scialbo 0-0 dell’andata.

Non è il momento di fermarsi, ora: c’è un campionato da conquistare!

Universitario, laureato in Economia e Management, speaker radiofonico, giornalista in erba, un futuro ancora tutto da scrivere ma con grandi idee in sottofondo

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