scritto da Manuel Senatore - 02 Giugno 2024 08:07

Cava de’ Tirreni, Cavese-Campobasso: che tonfo! Ultima serata amara al Lamberti

Brutta prestazione per gli aquilotti, che subiscono ben cinque reti dal Campobasso; tante le assenze per i biancoblù, si salvano in pochi.

Termina con un sonoro tonfo la stagione al Lamberti: Cavese-Campobasso finisce 2-5 nella prima gara valida per aggiudicarsi un posto in finale nella Poule Scudetto. Diverse le assenze per mister Di Napoli, che non giustificano però una prestazione così scialba.

I rossoblù, infatti partono con il piede sull’acceleratore: al 2’ Il Campobasso si rende subito pericoloso con Grandis, la cui conclusione esce fuori di pochissimo. Va meglio un minuto dopo quando Di Nardo, da posizione esterna, calcia un bolide che pasa sotto le gambe di Barone, non perfetto in questo frangente.

Gara subito in salita per gli aquilotti, che non reagiscono allo schiaffo dei molisani, ma addirittura porgono l’altra guancia: brutto rinvio di Megna, che favorisce Lombari. Il n°9 porta palla e con un preciso diagonale imbuca nuovamente Barone, per lo 0-2

Lampo Cavese al 13’, con Tropea che serve in profondità Di Piazza: la punta metelliana si invola verso la porta avversaria, centrando però in pieno il palo.

Al 25’ punizione di Zenelaj, che non preoccupa Esposito. Sul ribaltamento di fronte, ancora Di Nardo supera la pressione di Megna, mettendo in area un invitantissimo pallone non raccolto però dall’attacco molisano.

Dopo diversi contropiedi sventati dalla difesa aquilotta, non senza poche difficoltà, al 34’ Konate ci prova di testa, ma la palla esce fuori. Un minuto dopo, altra imbucata del Campobasso, Di Nardo calcia a lato, incrociando troppo il destro.

Sul finire della prima frazione, però, eccolo il colpo che risveglia l’animo dei metelliani: Di Piazza, non ancora sazio della sua super stagione, accorcia le distanze proprio sul gong. Si va così negli spogliatoi sull’1-2.

Durante l’intervallo, mister Di Napoli effettua il suo primo cambio, togliendo dal campo Barone per far esordire Lucano. L’estremo difensore metelliano aveva già chiesto di uscire pochi minuti prima, si presume un infortunio per lui.

Subito emozioni nella ripresa: dopo un batti e ribatti, Lombari calcia alto, non inquadrando lo specchio.  Ripartenza della Cavese che tiene palla con Konate. La piovra biancoblù serve Zenelaj che, di potenza, piega le mani di Esposito e realizza il 2-2. La sassata del talento albanese rimette in carreggiata gli aquilotti.

La gioia del pareggio, però, è effimera: al 52’, la splendida punizione dal limite dell’area di Maldonado si insacca nel set, riportando avanti i molisani. Ancora, al 57’, Di Nardo serve l’accorrente Grandis, che non lascia scampo a Lucano. Siamo sul 2-4 e la fragilità difensiva della Cavese, oggi orfana di tanti suoi baluardi come Troest, Buschiazzo e Derosa, scricchiola ad ogni offensiva degli ospiti.

Ancora al 68’ la Cavese sbaglia in impostazione e favorisce la discesa di Di Nardo, la cui conclusione viene però smorzata da Lucano. Prova a reagire la Cavese, nonostante il doppio svantaggio: prima Felleca recrimina per un rigore non concesso dall’arbitro, poi ancora Foggia, subentrato a Di Piazza, calcia troppo debolmente verso Esposito, ma l’arbitro aveva già fischiato.

Le proiezioni offensive degli aquilotti scoprono il fianco, e da un fallo di Magri, ancora al limite dell’area, Maldonado firma la sua personale doppietta, portando il risultato sul 2-5. Di Nardo, tra i migliori in campo, si libera di due difensori biancoblù e calcia, colpendo un clamoroso palo. Il passivo si fa pesante e la Cavese sembra sbandare ad ogni attacco del Campobasso, non riuscendo invece ad accorciare il passivo.

Tropea sfiora il 3-5 ma ancora una volta non inquadra lo specchio per un soffio (sarebbe stato il secondo consecutivo dopo quello a Trapani).

Termina così il match con un sonoro KO casalingo Cavese-Campobasso, che adesso dovrà effettuare un vero e proprio miracolo per accedere alla finale della Poule Scudetto.

Universitario, laureato in Economia e Management, speaker radiofonico, giornalista in erba, un futuro ancora tutto da scrivere ma con grandi idee in sottofondo

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