scritto da Francesco Ascione - 15 Giugno 2018 09:39

FISCO & LAVORO Le scadenze dei primi due appuntamenti di giugno con l’Erario

foto Angelo Tortorella

Ultima settimana prima dello scadere del primo dei due appuntamenti di giugno con l’Erario. Lunedì, 18 giugno, è  il primo termine entro cui devono essere versate una serie di imposte e tasse. Le principali sono le ritenute IRPEF e i contributi previdenziali di dipendenti e collaboratori, l’IVA relativa al mese di maggio per i contribuenti mensili e gli acconti 2018 di IMU e TASI. Un ingorgo di scadenze che, nonostante i due giorni in più concessi dal calendario (la scadenza naturale sarebbe il 16 ma cade di sabato) e nonostante la riforma degli anni scorsi che ha posticipato al 30 giugno alcune scadenze originariamente previste per questa data, continua a mettere a dura prova intermediari e contribuenti.

Da un analisi condotta si stima che nell’arco dell’intero di mese di giugno – tra le ritenute IRPEF dei dipendenti e dei collaboratori, la TASI/IMU, l’IVA, l’IRES, l’IRPEF riconducibile alle partite IVA, l’IRAP, la TARI e tutta una serie di altre imposte minori – le famiglie, le imprese e i lavoratori autonomi dovranno versare 53,3 miliardi di euro di tasse. Inoltre, sulla base dei dati ISTAT e del MEF, solo entro il prossimo 18 giugno dovranno essere versati 11,4 miliardi per le ritenute IRPEF dei dipendenti e dei collaboratori; 9,8 miliardi di prima rata IMU-TASI sulle seconde/terze case e 9,4 miliardi derivanti dall’IVA relativa al mese di maggio. A fine mese, invece, sono attesi i versamenti di 9,1 miliardi del saldo 2017 e dell’acconto 2018 relativo all’IRES, 4,3 miliardi di IRPEF e 3,2 miliardi per il saldo 2017 e l’acconto 2018 IRAP.

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