FISCO & IMPRESA Proroga versamenti imposte del 30 novembre e invio dichiarazioni dei redditi
![](https://www.ulisseonline.it/wp-content/uploads/2017/07/danaro-fisco-crisi-tortorella-14-650x450.jpg)
Il MEF ha pubblicato oggi pomeriggio il comunicato stampa numero 269 contenente la tanto richiesta proroga del termine di invio delle dichiarazioni al 10 dicembre.
Le associazioni dei commercialisti avevano chiesto a gran voce la proroga al 31 dicembre, ma sono stati accontentati solo in parte.
Il comunicato in oggetto anticipa il decreto ristori-quater previsto per i prossimi giorni, e contiene anche una proroga per i versamenti relativi al secondo acconto delle imposte. Più nel dettaglio:
- il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP dovuta dagli operatori economici viene prorogato dal 30 novembre al 10 dicembre 2020;
- Viene prorogato al 30 aprile 2021 il versamento della seconda o unica rata d’acconto delle imposte sui redditi e dell’IRAP per le imprese non interessate dagli ISA, ovunque localizzate, che hanno conseguito nel periodo d’imposta precedente a quello in corso ricavi o compensi non superiori a 50 milioni di euro e che, nel primo semestre 2020, hanno subito una diminuzione del fatturato o dei corrispettivi di almeno il 33% rispetto al primo semestre 2019;
- I versamenti scadenti il 30 novembre prossimo vengono prorogati al 30 aprile 2021, a prescindere dai requisiti relativi ai ricavi o compensi e alla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi, per i soggetti non interessati dagli ISA che operano nei settori economici individuati nei due allegati al decreto-legge “Ristori bis” e che hanno domicilio fiscale o sede operativa nelle zone rosse, nonché per i soggetti che gestiscono ristoranti nelle zone arancioni.
- Per quanto riguarda i contribuenti soggetti ad ISA e che si trovano nelle condizioni richieste, resta ferma la proroga al 30 aprile 2021 già prevista dall’articolo 98 del decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, e dall’articolo 6 del decreto-legge “Ristori bis”, ovvero i contribuenti operanti nei settori economici individuati nell’Allegato 1 e nell’Allegato 2, aventi domicilio fiscale o sede operativa nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto (zone rosse), ovvero esercenti l’attività di gestione di ristoranti, che operano nelle aree del territorio nazionale caratterizzate da uno scenario di elevata gravità e da un livello di rischio alto (zone arancioni), la quale si applica indipendentemente dalla diminuzione del fatturato o dei corrispettivi del primo semestre 2020.
Il decreto ristori-quater ha previsto la proroga esclusivamente per i contribuenti dotati di partita iva, pertanto non possono usufruirne i contribuenti che non percepiscono redditi di lavoro autonomo o redditi d’impresa. Quindi per le persone fisiche nessuna proroga.