scritto da Gianwalter Laureti - 19 Febbraio 2020 10:34

FISCO & IMPRESA Codice della crisi d’impresa: responsabilità degli amministratori

Il nuovo “Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza” recentemente approvato, che dà attuazione alla Legge delega n. 155 del 2017, ha lo scopo di riorganizzare in modo organico la normativa in tema di procedure concorsuali, con due principali obiettivi: permettere l’emersione precoce dello stato di difficoltà delle imprese e salvaguardare la capacità imprenditoriale di chi va incontro a un fallimento di impresa dovuto a speciali ragioni.

Due in particolare sono le novità a cui bisogna prestare particolare attenzione: i novellati articoli 2476 e 2486 del codice civile, in tema di responsabilità degli amministratori delle S.r.l., e di poteri degli stessi amministratori nel caso si venga a verificare una causa di scioglimento della società.

Viene in sostanza aumentata la responsabilizzazione degli amministratori rispetto agli obblighi di tutela e conservazione del patrimonio della società. Si prevede espressamente che, al verificarsi di una causa di scioglimento, essi abbiano l’obbligo di preservare l’integrità del patrimonio societario allo scopo di tutelare i soci ed i creditori sociali. Nel caso in cui non adempiano a tale obbligo di legge, saranno chiamati a risponderne verso i creditori sociali, quando il patrimonio sociale risulti insufficiente al soddisfacimento dei loro crediti.

In pratica, quando essi continuino a condurre la società come fosse in bonis, senza allertare i previsti organi istituzionali, saranno punibili ogniqualvolta non si attiveranno tempestivamente per far emergere la crisi della società e richiedere l’aiuto all’Organismo di composizione della crisi d’impresa istituito presso le camere di commercio, al fine di mantenere la continuità dell’impresa e la salvaguardia del patrimonio sociatario. Queste due importanti novità fanno da corollario all’obbligo di nomina del revisore unico o del collegio sindacale, di cui abbiamo parlato in un recente intervento.

Sarà dunque necessario analizzare la situazione della propria S.R.L. e procedere con gli opportuni aggiornamenti statutari, le nomine di sindaci o revisori e l’organizzazione di un sistema amministrativo capace di analizzare i dati contabili e verificare periodicamente gli indici di crisi (indici contabili che saranno elaborati dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili). Per gli amministratori potrebbe essere utile anche sottoscrivere un’apposita polizza assicurativa che possa tutelarli nel caso si dovessero verificare situazioni spinose.

 

Revisore legale dei conti, tributarista, commercialista. Specializzato in consulenza fiscale, tributaria, di bilancio per piccole e medie imprese, società sportive, e-commerce e commercio estero, diritto societario, tax planning. Docente di fascia A per corsi Invitalia, l'Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa di proprietà del Ministero dell'Economia, destinati al finanziamento di start-up. Esperienza nella predisposizione di business plan, nella predisposizione di pratiche per agevolazioni alle imprese, e in corsi di formazione per imprese.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.