scritto da Giovanni Scannapieco - 28 Agosto 2023 07:52

CINEMA Oppenheimer, un (ulteriore) capolavoro di Christopher Nolan

Dopo il film “Barbie”, diretto da Greta Gerwig, bisogna parlare anche di “Oppenheimer”. Il film, che sta riscuotendo tanto successo quanto il fenomeno con protagonista Margot Robbie, è l’ennesimo capolavoro di Christopher Nolan. Già basta questo nome per capire la grandezza della pellicola.

Bisogna comunque parlare del biopic. Si è abituati all’immensità di Nolan attraverso i film precedenti – basti pensare alla trilogia di Batman nonché a “Interstellar” – e si può dire che si è ulteriormente superato.

Attraverso la trasposizione cinematografica, il regista statunitense ha intrapreso un’importante politica di caratterizzazione dei personaggi, non solo per il protagonista, ma anche per i personaggi di contorno, come le due donne del fisico interpretate da Emily Blunt e Florence Pugh, Lewis Strauss interpretato dall’infinito Robert Downey Jr e il generale Leslie Groves con Matt Damon.

Durante la proiezione del film si alternano le scene dell’interrogatorio (rigorosamente in bianco e nero per creare maggiore enfasi) e dei momenti più importanti della vita di Oppenheimer che lo hanno condotto a essere il “distruttore dei mondi”.

Questa definizione infatti si contrappone agli elogi che sono seguiti alla buona riuscita del test Trinity e al conseguente sgancio della bomba atomica su Hiroshima: la dicotomia di eroe e antieroe ha accompagnato il protagonista durante le tre ore del film. Proprio come se si stesse assistendo a fasi di fissione e fusione, Robert Oppenheimer tenta di staccarsi dalla figura di eroe con continui flussi di coscienza dal momento che rimugina sulle conseguenze della sua “creatura”, ma non riesce a farlo perché la polarizzazione è un unicum stabile che lo caratterizza.

Studente presso l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, appassionato di lingue e culture straniere, ma soprattutto un aspirante mediatore culturale con tante idee e tante prospettive per il futuro. Senza dimenticare l’amore per la sua Cava.

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