scritto da Marianna Lucibello - 17 Gennaio 2020 09:50

ALIMENTAZIONE, CORPO, EMOZIONI Calorie: dove nascono gli equivoci e gli inganni?

Gli alimenti sono composti da molecole, piccole strutture formate da atomi tenuti insieme da un legame chimico. Quando mangiamo con il cibo introduciamo molecole (energia chimica), non calorie (energia termica).

Ma perché le tabelle che continuano a essere usate nella pratica dietologica classificano invece gli alimenti in base alle calorie? Le calorie sono una misura convenzionale e rappresentano il risultato di un processo riprodotto in laboratorio ossidando (bruciando) un alimento all’interno di uno strumento (calorimetro) e registrando il calore che si libera dalla combustione tra ossigeno e carbonio. Da ciò si desume che il potere calorico fornito all’organismo dalla digestione di un alimento è uguale a quello prodotto ossidandolo in laboratorio.

La verità è che non c’è alcuna relazione scientifica fra i due processi! Facciamo un esempio: alcuni alimenti e fra questi la fibra alimentare, se ossidati in laboratorio producono calorie ma in natura non essendo digeriti e assorbiti dall’organismo non forniscono energia. Ben altro quindi succede nel nostro corpo ed è arrivato il momento di sfatare un “tabu”: le calorie non esistono!

E’ difficile crederci, ma affannarsi a leggere etichette, contare le calorie consumate e organizzare la propria “dieta” sulla base di un calcolo aritmetico ci porta a sperimentare continui fallimenti e un peggioramento del nostro equilibrio psico-fisico.

La “preistorica” teoria delle calorie sostiene quindi che alimenti diversi possono contenere lo stesso numero di calorie, basta sommare, sottrarre o escludere e il gioco è fatto. Come mai però gli alimenti hanno un effetto diverso sugli individui? Perché ciò che li rende specifici è la loro composizione in molecole, cioè in glucidi, protidi o lipidi, vitamine e sali minerali, il loro destino all’interno del corpo umano e gli effetti sulle cellule.

Ogni volta che mangiamo modifichiamo la risposta metabolica e ormonale individuale e influenziamo il nostro peso e più in generale la nostra salute non in base a quanto ma soprattutto a cosa, come e quando mangiamo. Le molecole e il loro destino metabolico sono gli artefici del nostro benessere, non le calorie.

Coprire il nostro fabbisogno energetico giornaliero è una questione di qualità non di quantità. Infatti, con il cibo non facciamo un rifornimento di calorie e di energia termica ma di energia chimica contenuta nelle molecole. Nessuna caloria, nel senso del classico concetto che conosciamo, entra nelle nostre cellule! Il destino dell’energia chimica fornita dagli alimenti è la sua trasformazione in ulteriore lavoro chimico per costruire nuove molecole, in lavoro meccanico per far muovere i muscoli e produrre il movimento e in lavoro di trasporto per trasferire gli impulsi nervosi da una cellula all’altra.

Questo lavoro biologico dell’organismo è frutto quindi di una trasformazione della natura dell’energia chimica contenuta nel cibo in tre forme diverse: chimica-chimica, chimica-meccanica, chimica-elettrica. Qual è dunque il mistero che permette al nostro organismo di funzionare bene e mantenere nel tempo un peso naturale? Questo mistero si chiama stile di vita attivo, cioè: camminare semplicemente, impegnarsi in attività manuali, seguire un’alimentazione regolare e varia nel rispetto dei ritmi fisiologici giornalieri, ma soprattutto coltivare interessi e relazioni interpersonali sane e creative.

A questo punto abbiamo chiarito che ci nutriamo di energia chimica e relazioni, non di calorie!

Biologa nutrizionista, Specialista in disturbi alimentari, Laurea magistrale in Psicologia Clinica e della Riabilitazione

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