Manovra da 18 miliardi di euro, venerdì prossimo il via libera: taglio Irpef e sostegni a famiglie e imprese
Sul fronte fiscale arriva una “pace fiscale” selettiva fino al 2023, con rottamazione delle cartelle fino a nove anni, esclusi i contribuenti mai in regola. Prevista anche la revisione dell’Isee, che escluderà la prima casa dal calcolo e aggiornerà le scale di equivalenza. Rifinanziati i fondi per la sanità, con 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo
La legge di bilancio 2026 salirà a 18 miliardi di euro, due in più rispetto alle previsioni iniziali. Il testo, che sarà approvato venerdì in Consiglio dei ministri, punta a sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e la competitività delle imprese. Previsti 2 miliardi per adeguare i salari all’inflazione e un taglio del secondo scaglione Irpef dal 35% al 33%, per un costo complessivo di circa 9 miliardi nel triennio.
Sul fronte fiscale arriva una “pace fiscale” selettiva fino al 2023, con rottamazione delle cartelle fino a nove anni, esclusi i contribuenti mai in regola. Prevista anche la revisione dell’Isee, che escluderà la prima casa dal calcolo e aggiornerà le scale di equivalenza. Rifinanziati i fondi per la sanità, con 2,4 miliardi aggiuntivi nel 2026 e 2,65 miliardi per il biennio successivo.
Confermati i bonus edilizi, tra cui la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, e prorogata al 2026 la sterilizzazione di plastic e sugar tax. Per le imprese, previsti incentivi per investimenti in beni materiali, la proroga della “Nuova Sabatini” e crediti d’imposta per le aree Zes e Zls. Il pacchetto famiglia vale 3,5 miliardi nel triennio, comprensivi delle misure anti-povertà.
Il governo valuta anche un intervento per sterilizzare l’aumento di tre mesi dell’età pensionabile previsto dal 2027, con un costo stimato di 1,5 miliardi.
Dal mondo produttivo arriva l’appello a ridurre la pressione fiscale. “Per la crescita serve tagliare le tasse e ridare fiducia alle famiglie”, ha detto Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio. L’associazione chiede di rendere strutturale la riduzione dell’Irpef e di alleggerire il prelievo su tredicesime e aumenti contrattuali, oltre a misure per favorire credito, infrastrutture e transizione energetica. Conftrasporto sollecita strumenti concreti per la decarbonizzazione e il rinnovo dei mezzi, definendo “strategico” il settore per la crescita nazionale. (fonte Confcommercio)
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