scritto da Alfonso Petrillo - 30 Gennaio 2016 12:43

Giornata della Memoria: per gli italiani è giusto e doveroso ricordare la Shoah

Lo scorso mercoledì si è celebrata la Giornata della Memoria in ricordo della Shoah, ovvero lo sterminio del popolo ebraico, ma anche delle leggi razziali, della persecuzione italiana dei cittadini ebrei e degli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte.

Su questo tema, nei giorni scorsi l’istituto demoscopico SWG ha compiuto una puntuale rilevazione per avere contezza di quanto sia presente nella coscienza degli italiani la tragedia immane di quegli anni di guerra e di morte.

Alla domanda se ricordare il genocidio degli Ebrei e delle altre vittime del nazismo attraverso la Giornata della Memoria è qualcosa di dovuto, formativo, giusto, retorico e così via, gli intervistati hanno dato risposte molto nette.

Ebbene, il 39% degli intervistati ha risposto che si tratta di qualcosa di dovuto, il 6% in meno, però, rispetto ad un’analoga domanda rivolta nel corso di una rilevazione effettuata due anni fa, nel 2014.

Il 38% degli intervistati, invece, ritiene la celebrazione un evento formativo (-1% rispetto al 2014), il 32%, come la volta precedente, la ritiene necessaria, mentre il 30% la reputa giusta, con un secco e significativo aumento percentuale del 5% rispetto a due anni prima.

Il 12%, però, vale a dire il 4% in più rispetto al 2014, ritene che la Giornata sia qualcosa di retorico, mentre il 7% la ritiene inutile, con un un aumento del 2% rispetto alla precedente rilevazione di due anni prima.

Insomma, sostanzialmente gli italiani ritengono in larghissima maggioranza che ricordare la Shoah sia qualcosa non solo dovuta e formativa, ma anche necessaria e giusta.

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E’ stata poi rivolta, sempre sul tema dell’ebraismo, una seconda domanda, ovvero se esiste ancora molto, abbastanza, poco o per niente un sentimento antisemita in Italia.

Il 61% degli intervistati non ha dubbi: non c’è nessun sentimento antiebraico nel nostro Paese. Una percentuale in netto aumento rispetto al 53% della precedente rilevazione del 2014.

Il 39%, che resta comunque una minoranza assai rilevante, ritiene invece che i sentimenti antisemiti siano molto o abbastanza presenti in Italia. In ogni caso, risultano oggi in misura assai minore, rispetto, infatti, al 47% degli intervistati che risposero in questo modo due anni fa.

In conclusione, si può senz’altro dire, come ottimamente sintetizzato dai ricercatori SWG, in Italia vi è un lento ma progressivo calo del pregiudizio antiebraico. Tutto sommato, non è cosa da poco, anzi, di sicuro è una buona notizia.

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Nato nel 1986, laureando in Scienze Politiche, attualmente dipendente di Iperceramica, ha collaborato con "Le Cronache di Salerno" e sin dall'inizio con Ulisse on line.

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