Caro direttore, ti ringrazio innanzi tutto dello spazio che mi concedi.
La mia è solo una esternazione pubblica di un briciolo di soddisfazione. Allorquando ho disaminato la bozza della delibera consiliare comunale con la quale il consesso avrebbe ritenuto di poter ridurre l’imposizione tariffaria per la copertura delle spese di igiene ambientale su alcune categorie di attività, mi sono ritornati alla mente gli impegni che l’allora presidente dell’associazione dei ristoratori Antonio d’Amore con alcuni (pochi) suoi consiglieri, profusi per perseguire, insieme con me, ed anche con il collega Angelo Trapanese per ottenere questo risultato.
All’inizio – e parliamo di vari anni or sono – sembravamo degli stralunati; adesso finalmente si assiste ad una inversione di tendenza. Non è grande, ma è pur sempre a doppia cifra. E’ pur sempre , anche, un segnale importante e significativo.
Importante perché ne sancisce la legittimità; significativo perché non si può continuare ad imporre una tassazione che seppur rispettosa di leggi e regolamenti per alcuni aspetti diventa iniqua in capo a chi lavora – ed ancora crea un salvadanaio di ricchezza locale – utilizzando le cosiddette grandi superfici.
Producendo e conferendo meno rifiuti rispetto ad altre attività che invece beneficiano di un atteggiamento se non di favore almeno di minor sfavore.
Contrastando in tal modo lo spirito della legislazione Ronchi e stimolando chi avrebbe voluto che i clienti dei ristoranti fossero serviti in verticale, anziche’ in orizzontale…
Ovviamente tutto questo entra in un discorso più generale sulla revisione della spesa e soprattutto su quella che è la riduzione dell’imposizione tariffaria per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi e ancor più il concetto che il rifiuto non debba considerarsi come un peso ma una risorsa.
Spero che questo possa costituire l’abbrivio per una riduzione significativa dei costi, a me particolarmente cara anche a tutela delle fasce deboli, e che in campagna elettorale avevo suggerito di quantificare e prevedere almeno nel 10% anno.
In tal modo – memore anche dell’ interessantissimo contributo del mio amico, collega ed ex assessore Angelo Borrelli – si potranno liberare, anche se poche, risorse per poter immettere nel circuito virtuoso economico uno stimolo ai consumi e qualora la situazione contingente lo potesse consentire, anche determinare una maggiore equità fiscale a favore dei singoli cittadini in ambasce finanziarie (che vogliono pagare ma non possono) e meni a favore di alcune persone, fisiche e giuridiche, che potrebbero pagare ma non vogliono.
Spero di poter vedere sulle tue colonne informatiche ancora altri e ben migliori interventi di questo mio, pro bono civitatis.
Ti ringrazio di nuovo per l’attenzione e lo spazio che mi hai concesso e ti auguro un lavoro sempre più proficuo, nell’interesse superiore della collettività Metelliana.
Luciano d’ Amato
-
TAG
Rivista on line di politica, lavoro, impresa e società fondata e diretta da Pasquale Petrillo - Proprietà editoriale: Comunicazione & Territorio di Cava de' Tirreni, presieduta da Silvia Lamberti.