scritto da Carolina Milite - 03 Aprile 2019 11:58

Tramonti, terminata con successo la 14esima edizione del Premio artistico-letterario “Città di Tramonti”

Maria Concetta Mattei, Maurizio De Giovanni, Vladimir Luxuria, Luca Abete, Adriana Pannitteri a Tramonti per un weekend incentrato sul tema dell’emigrazione.

Un piacevole salotto letterario tra ospiti della cultura contemporanea, studenti e cittadini, all’insegna dell’attualità. È questo il breve ma efficace resoconto della 14esima edizione del Premio Artistico-letterario “Città di Tramonti”, che tra il 29 e il 31 marzo ha instillato gocce di cultura nel Polmone Verde della Costa d’Amalfi, in un clima accogliente e rilassato.

Soddisfatti gli ospiti che nella tre giorni hanno goduto delle bellezze e delle bontà del territorio ed hanno portato le proprie esperienze sul tema dell’emigrazione, dialogando con gli alunni e premiando i vincitori, che anche quest’anno hanno presentato opere di alta qualità stilistica e tematica. Il tutto nel vivo ricordo di Pietro Tagliafierro, cardine intorno al quale il discorso letterario è stato improntato.

«Una tre giorni emozionante – ha dichiarato l’assessore al Turismo Vincenzo SavinoPagine che rimarranno scritte nella storia di Tramonti. L’unica cultura che dobbiamo riconoscere è quella delle idee che diventano azioni. Ringrazio, pertanto, tutti coloro che si sono prodigati per un unico obiettivo: la crescita del nostro territorio».

«Nella maggior parte dei casi – ha detto la giornalista RAI Maria Concetta Matteinon è una scelta emigrare, è un dovere per sopravvivere, per sostenere la propria famiglia. E mi auguro che i ragazzi della nostra terra, i ragazzi italiani, possano tornare per reinvestire tutto quello che hanno appreso. Penso che dobbiamo tutti usare il cuore quando ci troviamo di fronte persone che vengono a noi con queste esigenze e mi auguro che quelle porte sbattute in faccia ai nostri nonni non siano ripetute».

Boom di consensi per Maurizio De Giovanni, che sabato nell’Anfiteatro “G. Pascoli” ha presentato “Souvenir”, trasposto nella serie tv “I bastardi di Pizzofalcone”.  «Sono vicino alla popolazione – ha detto – ed è per questo che amo raccontare le cose reali nei miei libri. Non c’è da preoccuparsi del fenomeno dell’emulazione, bisogna raccontare ciò che realmente accade, quindi ben venga ciò che fa Roberto Saviano. Bisogna abbracciare tutti, non essere chiusi agli altri, perché ognuno porta con sé una propria storia».

Guastatore Luisa (con “Forestiero”), Tafuri Vincenzo (con “Migranti”), Rossi Maria (con “Sienteme”), Basso Antonio (con “Tu, da che parte sei?”), Di Giacomo Ilaria (con “Mare”), Sansavini Massimo (con “Save our souls”), Battimelli Antonio (con “I tre vagabondi”), la Classe 5^ B scuola primaria (con “In nome dell’amore”), Criscuoli Piero (con “Tramonti in the world”) hanno espresso questi e tanti altri concetti inerenti al tema del Premio in maniera significativa, riscuotendo gli applausi del pubblico in sala.

Di emigrazione parla anche il libro scritto da Vladimir Luxuria, “Perù aiutami tu”, presentato la scorsa domenica alla Casa del Gusto. «C’è stato un lungo periodo – ha detto l’attivista, che alle 20,30 in punto è stata in collegamento da Tramonti con La 7, nella trasmissione “Non è l’arena” di Massimo Gilettiin cui eravamo noi ad andare via per cercare lavoro, ma per tanti secoli gli europei sono andati all’estero per depredare i luoghi dove andavano. Nel mio libro ricordo il periodo dei conquistadores, che dall’Europa cristiana andavano in Sudamerica, sterminavano intere popolazioni indigene e rubavano le loro ricchezze. Dobbiamo inoltre ricordare che l’Italia è tuttora un paese d’emigrazione: i giovani sono costretti a impoverire la nostra Patria per cercare lavoro. Ma se noi partiamo carichi di buona speranza e in modo dignitoso, un africano spende tutti i risparmi della propria vita per raggiungere le coste italiane su carrette di mare arrugginite senza mangiare, senza bere, rischiando la vita. Li vedete gli occhi di queste persone appena sbarcano, che si chiedono “Cosa sarà di noi?”. Allora uno la può pensare politicamente in un modo o nell’altro, ma mai perdere l’umanità! E fare soldi o carriera politica fomentando l’odio e minacciando pericoli sociali, io penso che sia veramente la cosa più disonesta».

Alla buona riuscita dell’evento ha contribuito anche la traduzione degli interventi in Lingua dei segni a cura di Carmela Imperato, che ha interpretato tutto il sentimento delle poesie in gara con gesti fluidi e spiccata espressività, consentendo a tutti di poter godere dell’intensità del momento. Protagonisti della manifestazione i bambini, ai quali è dedicata una categoria del Premio, che hanno partecipato attivamente grazie ai dibattiti con gli ospiti, la masterclass sul cinema e la visione del cortometraggio “Thriller”, premiato al Giffoni Film Festival, e realizzato interamente da attori giovanissimi.

Ha esordito con un caloroso «Popolo di Tramonti», Luca Abete, per poi sfociare come un fiume in piena in un discorso che ha entusiasmato anche i più piccini.  «Contrastare i problemi della propria terra – ha detto – vuol dire provare a far emergere le cose belle. Faccio un esempio: ci sono terme in Italia che hanno una sola acqua e con quella fanno vivere una comunità intera, Castellammare di Stabia ha ventiquattro acque tutte diverse tra di loro e hanno chiuso le terme. Con le terme ci può vivere una regione intera. Allora combattere l’emigrazione è questo, dare il proprio contributo per cercare di eliminare le cose che mortificano il territorio e il suo sviluppo economico e intorno a quello ruoterebbero tante opportunità di lavoro che oggi non ci sono».

«Non bisogna sradicare le persone da questa terra, bisogna trovare un modo per creare lavoro e una sensibilità per i giovani in modo che possano rimanere nonostante le difficoltà», ha concluso la giornalista RAI Adriana Pannitteri.

Alla tre giorni hanno partecipato anche l’Assessore al Turismo della Regione Campania Corrado Matera, il presidente della provincia di Salerno Michele Strianese, l’ex portiere dell’Inter Andrea Mazzantini, l’allenatore Davide Ballardini, il founder and art director del COFFI Festival Andrea Recussi, il regista Giuseppe Marco Albano e il giovane attore Danilo Esposito. Pur se assenti per motivi di lavoro, il regista Maurizio Casagrande e l’attore Adriano Pantaleo hanno portato i loro saluti ai cittadini di Tramonti tramite due video che sono stati proiettati durante la serata del 31 marzo.

 

 

Diplomata al liceo classico, ha poi continuato gli studi scegliendo la facoltà di Scienze Politiche. Giornalista pubblicista, affascinata da sempre dal mondo della comunicazione, collabora con la rivista Ulisse online sin dalla sua nascita nel 2014, occupandosi principalmente di cronaca politica e cultura. Ideatrice, curatrice e presentatrice di un web magazine per l'emittente web Radio Polo, ha collaborato anche col blog dell'emittente radiofonica. Collabora assiduamente anche con altre testate giornalistiche online. Nel suo carnet di esperienze: addetto stampa per eventi e festival, presentazione di workshop, presentazioni di libri e di serate a tema culturale, moderatrice in incontri politico-culturali.

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