Tramonti, escursione nella Città del Castagno per gli alunni sordi della scuola “F. Smaldone”
Un’interessante uscita didattica in un suggestivo castagneto di Tramonti. È quella che ha interessato gli alunni sordi dell’Istituto “Filippo Smaldone” di Salerno, lo scorso 18 ottobre.
L’Istituto “Filippo Smaldone” per Sordi di Salerno funziona dal lontano 1907 per volontà del Beato Filippo Smaldone, fondatore della Congregazione delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. La finalità dell’opera continua ad essere da allora “Evangelizzare i sordi provenienti da tutta l’Italia attraverso la riabilitazione, l’istruzione, l’educazione e l’integrazione con gli udenti”.
A ospitarli la famiglia Apicella, il cui membro più giovane è non udente, e che quindi nutre una spiccata sensibilità per le persone con disabilità.
Una bellissima giornata all’insegna del contatto con la natura, durante la quale i bambini si sono cimentati nella raccolta delle castagne di Tramonti. E, dopo averle raccolte, hanno potuto gustarne il sapore genuino. Al termine della giornata il Comune di Tramonti ha voluto onorare la loro presenza portando ai bambini una buonissima torta omaggiata da Sal De Riso.
“Evangelizzare i sordi provenienti da tutta l’Italia attraverso la riabilitazione, l’istruzione, l’educazione, la formazione professionale e l’integrazione con gli udenti, necessari all’inserimento nel mondo lavorativo”, è la mission dell’Istituto fin dalla data della sua istituzione, nel 1885.
«Anche se ricopro questo ruolo da pochi mesi, posso affermare con certezza che Tramonti ha sempre avuto un’attenzione particolare per le tematiche sociali – ha detto l’Assessore alle Politiche Sociali Paolo Campanile, che si è recato al castagneto insieme al vicesindaco Vincenzo Savino e all’Assessore alla Famiglia Assunta Siani – Per me è soltanto un onore continuare in questa scia di inclusione, con la ferma convinzione che la disabilità non vada considerata come una malattia ma come un diverso approccio al mondo. Vedere i sorrisi sui volti di tutti quei bambini mi ha riempito il cuore di gioia e mi ha reso ancor più orgoglioso del mio incarico».