scritto da Redazione Ulisseonline - 13 Giugno 2015 16:14

Tasi, per l’ANCE a Salerno è il top

Pressione fiscale sulla casa sempre alle stelle in Campania. La prima rata della Tasi – per abitazioni di tipo civile, categoria A2 – in scadenza il prossimo 16 giugno costerà ai cittadini di Salerno e Napoli oltre 207 euro: 207,9 a Salerno e 207,1 a Napoli.

Rata sensibilmente inferiore a Benevento (168,5 €); Caserta (156,7 €) ed Avellino (114,1 €). I dati sono stati estrapolati dal Centro Studi ANCE Salerno sulla base dello studio della Cgia di Mestre reso noto lo scorso 6 giugno. Sotto il profilo delle aliquote individuate dalle Amministrazioni Comunali, Salerno e Napoli confermano il 3,3 per mille, Benevento, Caserta ed Avellino il 2,5 per mille.

Prosegue, quindi, la tendenza accertata anche dalla Corte dei Conti (Rapporto 2015 sul coordinamento della finanza pubblica). In vent’anni – hanno spiegato i magistrati contabili – è quasi raddoppiata la quota delle entrate derivanti dalle tasse locali su quelle dell’intera Pubblica Amministrazione, che è passata dall’11,4% del 1995 al 21,9% del 2014.

“Ma ciò è stato il frutto – è scritto nella relazione della Corte dei Conti – di scelte operate a livello di governo centrale, piuttosto che espressione dell’autonomia impositiva degli enti decentrati”.

Per la Corte “sono 113 le misure che hanno interferito con il percorso del federalismo, incidendo sull’assetto e sull’evoluzione dei principali tributi regionali e comunali (Irap, addizionale regionale all’Irpef, addizionale comunale all’Irpef e Imu)”.

Il Centro Studi di ANCE nazionale ha diffuso nei giorni scorsi il documento “Focus Casa” all’interno del quale è contenuta la sezione dedicata alla tassazione sulla casa.

“In Italia – è scritto nel documento ANCE – esistono diverse voci di tassazione sugli immobili: di natura patrimoniale (Imu), sui servizi (Tasi), di natura reddituale (Irpef, Ires), sui trasferimenti (Iva, Registro e bollo, Ipotecaria e catastale, Successioni e donazioni) e sulle locazioni (Registro e bollo, Cedolare secca). Secondo i calcoli dell’ANCE il totale del prelievo (Imu, Tasi, Irpef, Iva e altre imposte su trasferimenti e locazioni) ha fruttato alle casse dello Stato nel 2014 ben 42,1 miliardi di euro di gettito”.

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