Salerno, Lady Joya: il cortometraggio sulla baby prostituzione presentato nel Salone dei Marmi
Lady Joya è una ragazza di 14 anni proveniente da una famiglia di media borghesia che frequenta un liceo romano. Si prostituisce in un appartamento del quartiere Parioli per comprarsi i vestiti, la cocaina e per avere successo nel mondo della moda.
La sua giornata tipo è raccontata in un cortometraggio ”Lady Joya”, un vero pugno nello stomaco, ispirato alla storia delle baby squillo romane che nel 1993 scandalizzò tutto il Paese. E’ stato presentato nel Salone dei Marmi del Comune di Salerno in occasione di un incontro:” Appuntamento con Lady Joya”, organizzato dall’associazione culturale “Granduca 7”, presieduta dal regista napoletano Fabrizio Guerra, con la collaborazione del Comune di Salerno, nella persona dell’Assessore alla Cultura Ermanno Guerra, con il patrocinio morale di dieci Club Lions del Distretto 108YA e dell’Osservatorio Nazionale sul Diritto di Famiglia di Salerno, presieduto dall’avvocato Maria Teresa De Scianni.
“La prostituzione minorile sta diventando, purtroppo, una piaga dilagante in tutti gli ambienti sociali”, ha spiegato il regista Fabrizio Guerra “Abbiamo pensato di girare questo cortometraggio presentato all’Ischia Global Film & Music Fest. E’ nata poi l’idea di promuovere una campagna di sensibilizzazione, un ciclo di eventi durante i quali viene proiettato il corto e a seguire si discute con il pubblico ed alcuni relatori qualificati: psicologi, uomini di legge, istituzioni. Attraverso questi incontri cerchiamo di capire quali possono essere le soluzioni a questo fenomeno che è molto diffuso, cercando di trovare dei rimedi prima che accadano e non dopo”.
L’associazione “Granduca 7” ha la sua sede a Salerno e uno dei soci fondatori, l’attore salernitano Claudio Lardo è anche uno dei protagonisti del corto:” E’ stato girato tra Roma , Salerno e Agropoli. Gli altri protagonisti sono Valeria Guerra, Chiara Mazza, e William Angiuli. Il Direttore della Fotografia è Valerio Acampora”. Dopo la proiezione del corto, si è tenuto un interessante dibattito moderato da Fabrizio Guerra che, seguendo il metodo del circle time, ha fatto posizionare le sedie di tutti i presenti in circolo.
L’onorevole Guido Milanese , neuropsichiatra, ha evidenziato l’importanza del messaggio lanciato dal cortometraggio: ”E’ un forte richiamo all’attenzione per quelle fasce marginali della nostra società alle quali non si presta la dovuta attenzione. L’aberrazione della prostituzione minorile non è tanto quella di queste ragazzine che hanno una capacità limitata di poter comprendere un gioco più grande di loro a cui sono sottoposte, ma delle persone adulte che ne approfittano e che plagiano il loro volere e la loro corporeità. Dietro questi episodi c’è un’assenza anche dei nuclei familiari, un’assenza formativa, un’assenza anche dal punto di vista dell’accoglimento scolastico”. Il dottor Milanese ha dato dei consigli ai genitori: ”Devono cercare di comprendere anche le sfumature dei cambiamenti comportamentali dei loro figli che hanno un cervello da adulti, ma un cuore di bambini”.
Anche l’avvocato Maria Teresa De Scianni, ha sottolineato l’importanza del ruolo della famiglia: ”E’ da lì che parte tutto. Se i minori diventano vittime di situazioni del genere è perché non funziona il sistema educativo e la prima agenzia è la famiglia. I genitori devono stare attenti ai comportamenti dei figli, anche i più piccoli segnali possono diventare dei campanelli d’allarme. Lo stesso Facebook può essere un utile strumento per capire come si propongono i figli rispetto alla società e all’ambiente in cui vivono. Bisogna imparare ad ascoltare i ragazzi”.
Il dottor Silvestro Calabrese, psicologo, giudice onorario del Tribunale dei Minori, ha ricordato che in Italia deteniamo il primato del turismo sessuale, mentre il dottor Vergemino Testa , già Comandante del Reparto di Investigazioni Scientifiche dei Carabinieri, ha raccontato alcuni dei casi che ha seguito in quarant’anni di carriera:” Mi sono occupato, anche di casi di prostituzione di bambini di quattro – cinque anni. Anche in ambito familiare avvengono cose inaudite: grazie alla scuola, agli assistenti sociali, ai servizi sociali del Comune, che denunciano in procura questi casi, veniamo a conoscenza di ciò che avviene in alcune famiglie. Sono esperienze che ti segnano nel profondo dell’animo”.
L’avvocato Viviana Caponigro, specializzata in Diritto di Famiglia; ha ricordato che la prostituzione minorile è un fenomeno diffuso e trasversale: ”E’ presente anche sul territorio salernitano. C’è una carenza legislativa. Andrebbe punito allo stesso modo, sia chi sfrutta il minore per trarne un profitto, sia chi va con il minore per scopi sessuali. Il minore non può essere ritenuto capace di essere consenziente a un atto sessuale. E’ importante sensibilizzare e denunciare”.
Tanti gli interventi delle persone presenti tra le quali vi erano assistenti sociali, avvocati, giornalisti, insegnanti e i Presidenti del Lions Club Principessa Sichelgaita, Mabel Fontana Napolitano, e Lions Club Cava dE’ Tirreni – Vietri, l’avvocato Giuseppe Cammarota.