scritto da Redazione Ulisseonline - 11 Ottobre 2016 12:27

Salerno, il vescovo Moretti incontra i soci dei Club Rotary in occasione del Giubileo

“L’esperienza della Fede è essenzialmente l’accoglienza di Gesù nella nostra vita. Gesù dice:” Io sto alla porta e busso. Se qualcuno mi  aprirà,  entrerò, mi siederò con lui  e  vivrò con lui”, l’esperienza della Fede è il coraggio di girare la chiave della serratura per non far rimanere Gesù sul pianerottolo. L’esperienza della Fede è la dimensione in cui faccio esperienza dell’essere amato per imparare ad amare. La vera legge è la legge dell’amore”.

Con queste  semplici parole, Monsignor Luigi Moretti, Arcivescovo Metropolita e Primate di Salerno, Campagna e Acerno, ha spiegato la vera dimensione della Fede, durante  la conviviale rotariana a lui dedicata, intitolata: “Il Giubileo della Misericordia di Papa Francesco”, organizzata, al Grand Hotel Salerno,  dal Club Rotary Salerno Est, presieduto dall’ingegner Achille Parisi, in interclub con gli altri quattro Club Rotary della città: Rotary Salerno, presieduto dal dottor Mario Petraglia; Rotary Salerno Duomo, presieduto dal dottor Maurizio Fasano; Rotary Picentia, presieduto dal dottor Francesco Napoli e Rotary Nord dei Due Principati, presieduto dall’avvocato Fulvio Leo.  

Dopo i saluti del Presidente Achille Parisi, che ha letto il ricco curriculum vitae di Monsignor Moretti e spiegato che: ”In occasione del Giubileo Straordinario della Misericordia, abbiamo sentito l’esigenza di ascoltare una riflessione sulla “Misericordia”, così com’è stata intesa e voluta da Papa Francesco”, tutti i presidenti hanno salutato il Vescovo e illustrato le tante iniziative e i progetti che saranno messi in campo durante l’anno sociale, soprattutto quelli dedicati alle nuove generazioni.

Presenti anche i giovani Presidenti dei Club Interact e Rotaract: Alessandro Sprocati, Presidente del Club Interact Salerno; Gaetano Galotta, Presidente del Club Rotaract Salerno; Maria Vittoria Gargiulo, Presidente del Club Rotaract Campus e Luciano Chiumiento, Presidente del Rotaract Duomo. Hanno salutato  il Vescovo anche il Past Governatore Marcello Fasano e   le Presidenti dei due Club Inner Wheel cittadini: la professoressa Luciana Proietti, del Club Inner Wheel Salerno Est., e l’avvocato Nunzia D’Aniello Mirra, del Club Inner Wheel Salerno Carf,  insieme alla Past Governatrice Maria Pietrofeso Andria.  Il Presidente Achille Parisi, ha rinnovato l’impegno di tutti i soci rotariani al sociale: ” Le assicuriamo che faremo tesoro delle vostre parole”.

Monsignor Luigi  Moretti ha ricordato che l’Anno Santo, iniziato il giorno dell’Immacolata dello scorso anno,  terminerà a fine novembre e raccontato l’esperienza vissuta durante questo Anno Santo:” Mi ha impressionato la straordinaria partecipazione dei fedeli. E’ stata un’idea felice quella del Papa di far aprire, per la prima volta nella storia dei giubilei, contemporaneamente, le porte sante di tutte le cattedrali del mondo. I giubilei si celebrano da secoli ogni 25 anni, poi ci sono ogni tanto  i giubilei straordinari come quello celebrato quest’anno.  Il Giubileo ordinario ci sarà nel 2025. Normalmente si è sempre fatto a Roma. Per la prima  quest’anno l’esperienza dell’attraversare la porta santa  è stata fatta  in tutte le diocesi del mondo e all’interno delle diocesi in più chiese affinché tutti potessero vivere un’esperienza di grazia”. Monsignor Moretti ha ricordato che a Salerno i luoghi giubilari sono stati: ” Oltre la Cattedrale, la Concattedrale di Campagna, la Concattedrale di Acerno e la cappella della Casa Circondariale di Fuorni”.

Il Vescovo  ha raccontato come nel 1300,  a Roma,  fu istituito, da Papa Bonifacio VIII,  il Giubileo e spiegato il suo  significato:” E’ l’opportunità che la chiesa offre ai fedeli di fare esperienza dell’amore misericordioso di Dio. L’attraversamento della porta santa ha il significato dell’entrare a ricevere l’abbraccio misericordioso del Padre. Ovviamente portando il desiderio, la volontà, di uscire da quella che è la condizione di peccato, di schiavitù, che viviamo. E’ un’esperienza di liberazione. Non ci può essere esperienza di Fede che non nasca da un’esperienza di libertà: bisogna liberarsi anche dai condizionamenti. La sfida vera dell’Anno Santo, offerto alla Chiesa e alle persone, è dare a ciascuno la possibilità di fare una vera esperienza dell’essere amati dal Signore. Un amore che ci rinnova, ci rigenera e ci mette nella possibilità di vivere in modo nuovo la vita, di ridefinire l’ordine delle priorità, al di la delle mode e dei contesti, sollecitando la nostra originalità”.

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